sabato 25 aprile 2015

Alimentazione ed età: la giusta dieta dopo i 40 anni




 © Kzenon - Fotolia.com

Mettersi a dieta è sempre molto difficile, e se da ragazzi si riesce ad ottenere buoni risultati in poco tempo, superata la soglia dei 40 anni il corpo non risponde più con la stessa prontezza e dimagrire e restare in forma sembra una missione impossibile.Dopo i 40 l'energia bruciata durante il riposo inizia
a diminuire, con un conseguente inaspettato aumento del peso. Ecco perché prevenire
è meglio che curare, come diceva un famoso spot. Ovvero, piuttosto che mettersi a dieta quando è troppo tardi, è meglio darsi delle regole e seguirle sempre con molta determinazione.Mangiare bene e fare attività sportiva sono il primo obiettivo e la perdita di peso sarà una naturale conseguenza.Dopo i 40 aumenta anche il rischio di incorrere in malattie cardiovascolari e nel diabete, ecco perché bisogna fare molta attenzione a quello che si porta a tavola. Vediamo, quindi, quali sono gli alimenti che non possono più mancare dopo gli “anta”.L’avena, per esempio, è un cereale che fa molto bene a qualunque età, ma più che mai dopo i 40 perché contiene betaglucani, fibre (polisaccaridi) presenti anche nella crusca dei chicchi dell'orzo e in segale e frumento, in grado di ridurre in modo significativo i livelli di colesterolo cattivo nel sangue.
La loro azione consiste nel limitare l'assorbimento intestinale di colesterolo e acidi biliari. Secondo quanto riscontrato da recenti studi, sembra proprio che mangiare 3 grammi di avena al giorno possa essere sufficiente a ridurre il colesterolo del 5%.Tra i frutti non devono mancare le ciliegie perché, oltre ad essere una ricca fonte di antociani antiossidanti, possono lenire disturbi articolari dovuti a un eccesso di acido urico (gotta). In un recente studio i ricercatori hanno fatto consumare a soggetti sani circa 200 g di ciliegie ogni mattina per colazione, rilevando così la velocità con cui veniva eliminato l'acido urico.Poi non dimentichiamo le mandorle i cui benefici vanno dal miglioramento dei livelli di zucchero nel sangue alla riduzione del colesterolo. Uno studio condotto su 20 adulti ha dimostrato che mangiare 60g di mandorle al giorno per 4 settimane significa ridurre gli zuccheri nel sangue del 9%, offrendo protezione contro le malattie cardiovascolari e il diabete. Un'altra ricerca, invece, ha rilevato che mangiare mandorle può comportare una riduzione dei livelli di colesterolo del 6%.Ovviamente non deve mancare il pesce azzurro che, ricco di acidi grassi omega 3, fa bene alla salute del cuore.In alternativa, per chi non mangia pesce, come i vegetariani e i vegani, ci sono il tofu, i semi e l'olio di lino, noci, cereali e alghe. Sapevate che le alghe hanno proprietà nutritive eccezionali e fanno bene al cuore? Da provare assolutamente dunque.Sempre per vegani e vegetariani è molto importante integrare la mancanza di proteine animali consumando la soia. Gli isoflavoni contenuti nella soia contribuiscono ad aumentare la densità ossea durante la menopausa ed essendo la tipologia di fitoestrogeno più simile agli ormoni femminili, sono la soluzione naturale più adatta per contribuire a compensare gli effetti di un andamento ormonale oscillante che causa aumento di peso. Consumare soia, quindi, significa compensare gli effetti di un quadro ormonale non equilibrato.Infine, tra gli ortaggi, non dimentichiamo i pomodori che sono la migliore fonte di licopene, efficace antiossidante essenziale nella lotta contro i radicali liberi. Oltre a proteggere le arterie e prevenire gli ictus, i pomodori offrono un alto grado di protezione contro la formazione e la diffusione delle cellule tumorali. Il contenuto in licopene è influenzato dal livello di maturazione del pomodoro. Nei pomodori rossi e maturi sono presenti 50 mg per kg di licopene, mentre la concentrazione scende a 5 mg per kg nelle varietà gialle.

fonte MSN TRAMITE DE AGOSTINI DEA




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