mercoledì 27 settembre 2017

QUESTA MERITA DAVVERO DI ESSERE LETTA FINO IN FONDO, NON RIUSCIRAI A NON RIDERE!


Per pranzo avevo mangiato tre piatti di fagioli, anche se non avrei dovuto. Quella sera quando tornai a casa mio marito mi accolse tutto allegro: “Cara, stasera per cena c’è qualcosa di speciale!” Mi bendò e mi portò in sala da pranzo. Mi sedetti, e proprio mentre stava per togliermi la benda, suonò il telefono.

Allora mio marito mi fece promettere che non mi sarei tolta la benda finché non fosse tornato e andò a rispondere.

Mentre aspettavo sentivo i fagioli che continuavano ad agitarsi, e ben presto la pressione diventò insopportabile.

Mio marito stava ancora parlando al telefono per cui approfittai dell’occasione e ne mollai una colossale.

Non solo rimbombò, ma puzzava come un camion di letame che passava davanti ad una pattumiera piena.

Presi il tovagliolo e sventolai ben bene, Poi mi piegai dall’altra parte e ne mollai altre tre. La puzza era peggio del cavolo cotto.

Sentivo mio marito nella stanza accanto che stava ancora parlando al telefono per cui continuai a sganciare bombe atomiche per qualche minuto. Il piacere era incredibile! Sentii una espressione dei beatitudine dipingersi sul mio volto.

Alla fine udii che mio marito stava salutando e dissi addio al mio momento di libertà. Rapidamente sventolai ancora un po col tovagliolo e feci una faccia serena e innocente.

Mio marito rientrando si scusò per averci messo tanto a rispondere e mi chiese se avessi sbirciato sotto la benda. Dissi di no.

Allora mi venne dietro e me la tolse, e io vidi dodici invitati attorno al tavolo, che si tappavano il naso e cantavano “Tanti auguri a te, tanti auguri a te…”

Proprio un bel compleanno eh!!

Nonna 72enne sposa toyboy nigeriano di 45 anni in meno. Dopo la celebrazione arriva la beffa dal governo:


L’amore è qualcosa di difficile da spiegare, la scintilla può scattare all’improvviso anche attraverso i social. E’ accaduto cosi ad una signora inglese di 72 anni, già nonna di 6 nipoti. Ha iniziato a chattare con un ragazzo nigeriano di 27 anni e se ne è perdutamente innamorata. Hanno addirittura programmato le loro nozze attraverso una conversazione online, hanno fissato il giorno del matrimonio ed è stato lì che si sono visti per la prima volta. Avevano imparato a conoscersi, per questo avevano deciso di scambiarsi le promesse di matrimonio. Ma neanche il tempo di incontrarsi e sono stati subito divisi. Infatti Cj, non ha ottenuto il visto per entrare in Gran Bretagna.

Il loro matrimonio, come riporta l’Huffington Post è stato celebrato nel 2015.

Nonostante la sposa abbia speso più di 20 mila sterline, per i documenti del giovane marito, per i viaggi aerei per andare a trovarlo e le numerose parcelle di avvocato, nulla è accaduto. I due sono rimasti separati: a dividerli 6500 chilometri di distanza.




Angela un ex tassista ormai in pensione, ha raccontato “Ci siamo conosciuti su Facebook. Lui è così bello e muscoloso. Abbiamo parlato per ore delle nostre famiglie e dei nostri hobby, ho sentito come se ci fossimo conosciuti da sempre”. Insomma i 45 anni di differenza di età erano niente in confronto la forte affinità amorosa dei due. Infatti Angela ha confessa di aver cercato in ogni modo di soffocare i suoi sentimenti e di non innamorarsi di Cj, ma è stato inutile.




La proposta di matrimonio è avvenuta via Skype, mentre il matrimonio è stato celebrato a Lagos in Nigeria. Angela vuole rassicurare tutti che il giovane sposo non sta con lei per soldi, perchè lei dice di non averne e ci tiene a precisare “Il nostro è amore e CJ non è un toyboy”. Insomma un amore travagliato quello di questi sposi, lui adesso sta provando ad ottenere un visto per studenti, perchè non gli è stato concesso neanche quello turistico, mentre Angela sta tentando di convincere l’ufficio immigrazione che il loro è vero amore

Sembra un normalissimo negozio, ma se osservate bene alcuni dettagli riuscirete a capire perché è così eccezionale!


Sembra un normalissimo negozio, ma se osservate bene alcuni dettagli riuscirete a capire perché è così eccezionale!

Da piccoli i bambini giocano spesso alla “spesa”. Fanno finta di entrare in negozi e comprare alimentari da poter cucinare poi a casa. Ovviamente, le cose che in genere “comprano” e “cucinano” sono giocattoli.

Nei supermercati reali le cose sono vere ma questo non vale per il negozio che vi mostreremo nella gallery sottostante. Come vedrete, è un negozio che all’apparenza sembra esattamente come tutti gli altri.

Se volete fare la spesa per riempire il vostro frigo, resterete a bocca asciutta. In questo negozio, non c’è cibo vero! Vi basterà guardare meglio da vicino le foto per capire cosa vendere in realtà.

Esatto! Non sono altro che riproduzioni in peluche di oggetti e alimenti comuni.


Questo negozio, chiamato 8 “Till late” (Aperto fino alle 8) e si trova a Manhattan.


È aperto solo da 4 settimane ma è già diventata la meta preferita dai bambini della città. È nato dall’estro creativo dell’artista britannico Lucy Sparrow. La gente può comprare qualsiasi prodotto, ovviamente finto per lo più fatto di feltro. 

Il negozio contiene più di 400 oggetti unici fatti a mano, cuciti da Lucy. L’obiettivo principale dell’artista è quello di ricordare la tradizione del gioco che il digitale ha un po’ offuscato.

C’è persino il cibo congelato! E anche uno scaffale pieno di libri. È davvero vedere che c’è ancora chi ama creare con la propria arte giochi che ci permettono di interagire nel video senso della parole e non da dietro uno schermo di un computer o di una consolle.


9 cose affascinanti e spaventose che succedono quando muori:


Sicuramente avete sentito diverse cose su cosa succede a una persona dopo la sua morte, giusto? Ci sono diversi miti che circondano questo argomento e persone che dedicano la loro vita a scoprire cosa succede dopo la morte. Oggi elencheremo 10 cose affascinanti e spaventose che accadono quando qualcuno muore:

1 - Dicono di poter vedere il tuo corpo

Quello che vediamo nei film e romanzi è che quando una persona muore il suo spirito si separa dal corpo e galleggia, ma secondo alcuni studi, è esattamente quello che succede. E tu puoi vedere dove il tuo corpo è e anche vedere le persone che erano con te in quel momento.

2 - Luce alla fine del tunnel

Quello che sentiamo di più è che quando le persone sono incoscienti o stanno lottando tra la vita e la morte, vedono una luce alla fine di un tunnel molto scuro.
3 - Non vorrai più tornare indietro


Quello che dicono è che la morte è un riposo per l'eternità, e non avrai più problemi, né stress, malattie, perché la pienezza è raggiunta.
4 - Pace eterna


La morte viene a portare pace e tranquillità, non ricorderai più delle angosce che hai passato ancora in vita.
5 - Puoi ascoltare e vedere tutto


Anche quando una persona non è più cosciente, potrà sentire e vedere tutto ciò che le sta accadendo intorno.
6. Passi la tua vita proprio davanti ai tuoi occhi, e in pochi secondi


Dicono che quando una persona muore, in pochi secondi tutto quello che ha vissuto, sia buono che cattivo, passa tutto come se fosse un film nella tua testa.
7 - Problemi rimasti irrisolti

Quando una certa persona muore, cessa di esistere in questo mondo. Ma ci sono quelli che sostengono che le entità paranormali sono presenti nelle nostre vite, perché sono coloro che hanno lasciato questo mondo con problemi irrisolti.
8 - Visite al di là

Dicono che minuti prima che tu lasci la vita, ricevi una visita dai tuoi familiari già morti, come se stessero mostrandoti la strada su un nuovo percorso.
9 - Cielo e inferno

A seconda del tuo atteggiamento mentre vivi qui sulla terra, dicono che siete portati al cielo o all'inferno. Se hai fatto cose buone, cielo, se hai fatto cose cattive, l'inferno.

Forlì, casa di riposo lager: anziani legati ai letti senza poter andare in bagno, coinvolto un sacerdote


Maltrattavano i pazienti di una casa di riposo di Forlì. È questa l'accusa per cui dovranno rispondere un sacerdote 60enne, direttore dell'Opera di San Camillo di Predappio, e la sua collaboratrice. Gli anziani ospiti della struttura venivano lasciati legati per ore ai letti, e veniva loro impedito di andare in bagno o muoversi liberamente. 

Il tutto motivato dalla carenza di personale specializzato. «Come faresti, con quindici persone da curare?», dice il direttore della struttura in un video registrato dalle telecamere nascoste installate dalla polizia all'interno della struttura. Nelle riprese si vedono gli anziani, che dovevano essere accuditi, lamentarsi con gli operatori: «Slega, slega. Sto male, sono legato giorno e notte, come un animale». I pazienti venivano bloccati con delle corde annodate a termosifoni, divani e sedie. 



Gli agenti hanno sequestrato le cartelle cliniche e perquisito la struttura sanitaria. È stato nominato anche un nuovo direttore, «considerando che che il San Camillo, da statuto, intende concorrere alla difesa ed alla cura della vita e della persona sofferente e bisognosa, dal concepimento alla morte naturale».

Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Forlì. La casa di cura fa parte della rete della Fondazione Opera San Camillo, nata nel 2008 e che attualmente ha 13 sedi in tutta italia. 

La prima sposa single festeggia le nozze con sé stessa



Lo ha detto e lo ha fatto, Laura Mesi si è sposata da sola, diventando la prima sposa single d’Italia e suscitando la curiosità nel nostro Paese e all’estero. La notizia dello strano matrimonio è stata diffusa da tutti i media ed è diventata virale sui social. Ecco cosa è successo.
La prima sposa single d’Italia



Laura Mesi, una bella ragazza di 40 anni (la possiamo chiamare ragazza), istruttrice di fitness brianzola ha preso una decisione fatidica: quella di sposarsi… da sola! L’incredibile decisione non è frutto di un colpo di testa, ma una scelta a lungo meditata. Laura, infatti, aveva promesso a sé stessa che se non avesse trovato l’anima gemella entro i 40 anni si sarebbe sposata da sola. Una decisione che aveva anticipato a parenti e amici.




“Credo fermamente che ciascuno di noi debba innanzi tutto amare se stesso. Si può vivere una fiaba anche senza il principe azzurro. Se un domani troverò un uomo con cui progettare un futuro ne sarò felice, ma la mia felicità non dipenderà da lui”, ha detto Laura.

Così l’istruttrice di fitness di Lissone, in provincia di Monza e Brianza, ha organizzato una vera e propria cerimonia di nozze come vuole la tradizione: promessa solenne davanti ad un celebrante con la sposa rigorosamente in abito bianco, festa al ristorante con parenti e amici per 70 invitati, torta a più piani con il pupazzetto della sposa in cima, bomboniere, lancio del bouquet, familiari e amici commossi. Insomma, una cerimonia in grande stile. L’unica particolarità è stata che la sposa era da sola.



Una circostanza che ha sollevato non poche perplessità, ma c’è anche chi ha approvato la scelta di Laura. Del resto lei non ha paura delle critiche e ha ha affermato convinta: “Sono la prima sposa single d’Italia. Qualche mese fa l’ha fatto anche un uomo di Napoli, ma a me l’idea era già venuta due anni fa”.

Il matrimonio è stato celebrato da un amico con tanto di fascia tricolore, una celebrazione tuttavia soltanto simbolica e senza alcun valore legale. Laura Masi, però, assicura che le emozioni provate, da lei e dai suoi cari, sono state vere. “Ho promesso di amarmi per tutta la vita – ha spiegato – e di accogliere i figli che la natura vorrà donarmi. Anche i miei familiari sono stati molto felici, compreso mio fratello che all’inizio era scettico sulla mia idea e invece poi ha finito per commuoversi accompagnandomi verso il celebrante”.

Laura ha organizzato tutto da sola, spendendo circa 10mila euro. Si è anche regalata una fede con due anelli intrecciati. Parte della somma investita l’ha recuperata con i regali ricevuti per le nozze single. Si è concessa perfino il viaggio di nozze, sul Mar Rosso a Marsa Alam.

Insomma, tutto è bene quel che finisce bene. Laura ha celebrato il suo matrimonio single, ha festeggiato con parenti e amici ed è partita anche per il viaggio di nozze con sé stessa. Sulla sua esperienza particolare, la prima sposa single d’Italia ha aperto una pagina Facebook, dove ha raccolto le foto delle sue nozze e i numerosi articoli che hanno parlato di lei. Vista la sua professione, istruttrice fitness, ci sorge un dubbio che il tutto sia una operazione di marketing. Ma è solo un dubbio ovviamente. Tanti auguri alla sposa.




martedì 26 settembre 2017

Stress E Dispiaceri Fanno Male Al Cuore: Sindrome Del Cuore Spezzato Dolorosa Come L’infarto



Sarà capitato in diverse occasioni, a molte persone, di sentire parlare della sindrome del cuore spezzato senza sapere con esattezza a cosa ci si riferisce con tale definizione e soprattutto quali sono i sintomi ad essa legata ma ecco che, stando a quanto scritto in un articolo del Wall Street Journal la sindrome del cuore spezzato può essere paragonata a un vero e proprio infarto i cui sintomi e quindi dolori sono provocati da una forte emozione e non da un’arteria ostruita. Se nel corso degli anni vi siete dunque chiesti se davvero stress e dispiaceri possono far male come un infarto ecco che adesso la risposta a tale interrogativo sembra essere arrivata e a dar conferma è stata proprio la medicina.

Sono infatti molte le persone che si recano al pronto soccorso presentando tra i diversi sintomi del proprio malessere il respiro corto, il petto dolorante e in questi casi i medici sono soliti pensare per prima cosa a diagnosticare un infarto ma dai successivi esami ed accertamenti effettuati sul paziente, come ad esempio l’esame delle coronarie, viene fuori che il sangue nei vasi continua a scorrere senza problemi ed inoltre i farmaci utilizzati per curare l’infarto non funzionano e quindi non hanno l’effetto che si desidera ed è proprio in questi casi che i medici indagando sulla vita dei pazienti scoprono che quest’ultimi hanno appena ricevuto una brutta notizia o comunque sono stati travolti da un forte dolore o da una forte emozione ed è proprio in questi casi che è possibile parlare di sindrome del cuore spezzato per la cui guarigione basterà un giorno o due.




Sarà proprio dopo essere trascorsi 1-2 giorni che lo shock provato per la notizia o l’emozione vissuta passano e il cuore torna a battere come sempre. I primi a parlare della sindrome del cuore spezzato furono i giapponesi negli anni ’90 i quali definirono il cuore spezzato tako-tsubo, termine questo con il quale viene indicata una trappola per polpi a forma di palloncino e specificando che proprio nel corso di tale attacco il ventricolo sinistro cambia forma e diventa appunto simile ad una trappola per polpi.

Spagna, 'gioco' a letto con la moglie finisce male: rischia 20 anni di carcere



Warren Lyttle, 52 anni, è stato arrestato nella sua casa in Spagna dopo che la consorte Lisa Jane, 49 anni, è stata trovata morta soffocata.

Dal piacere alla morte. Ha ammesso di aver ucciso sua moglie, ma ha precisato che si è trattato di un incidente di percorso, una situazione che gli è sfuggita di mano: stavano facendo un #gioco erotico sadomaso quando l'ha soffocata. Protagonista di questo caso controverso che ha scosso la #Spagna è #Warren Lyttle, un uomo inglese di 52 anni, che viveva in un'abitazione a Costa de la Calma, vicino alla località turistica di Magaluf, in Spagna. Il fatto risale a gennaio 2016. La vittima è Lisa Jane, di 49 anni. Tuttavia gli inquirenti in fase processuale non credono alla sua versione dei fatti, e ora rischia 20 anni di galera per omicidio volontario . Un 'gioco' con tanti interrogativi

Warren Lyttle è un uomo di 52 anni di nazionalità inglese che da una decina d'anni viveva in Spagna dove faceva il venditore di automobili. In un fine settimana del gennaio 2016, sua moglie, Lisa Jane, 49 anni, che ha sempre continuato a vivere a Londra con la figlia, lo era andato a trovare nell'abitazione nelle isole Baleari per trascorrere insieme una settimana. Nulla di strano fin qui. Nella notte tra il 22 e il 23 gennaio 2016, una chiamata al servizio d'emergenza ha fatto sprofondare l'uomo in un percorso che pare per lui senza via d'uscita. Soccorritori e polizia hanno trovato la donna morta riversa a terra con numerosi segni sul collo e per il marito, che ha confessato l'omicidio, si sono aperte le porte del carcere di Palma di Maiorca.

Ma agli inquirenti che ipotizzavano una lite per motivi economici finita male, Lyttle ha sempre detto che il decesso è avvenuto per una pura casualità. Era in corso tra loro un gioco erotico estremo, che gli avrebbe proposto sua moglie. Un gioco sadomaso con il filo del caricabatterie del telefono della donna che sarebbe finito con uno strangolamento perché, nell'onda crescente del piacere, non si sarebbe reso conto della sofferenza della donna e che la stava uccidendo. L'autopsia ha confermato che la donna è morta per asfissia dopo essere stata strangolata.




L'accusa procede per omicidio premeditato

Gli inquirenti sono convinti che si sia trattato di un omicidio e non di un incidente. E ora l'accusa che si occupa del caso, in vista del processo che si apre domani, ha confermato di aver trattato la morte della consorte di Lyttle, Lisa Jane come un omicidio premeditato e che chiederà in aula 20 anni di prigione per Lyttle. Il pm punta a chiedere anche un risarcimento per la famiglia della vittima di circa 180 mila euro. Dall'arresto nel gennaio 2016, Lytlle è sempre rimasto in prigione. La famiglia della vittima ha raccontato che Lisa aveva sempre avuto con il marito un rapporto turbolento. Non è chiaro se la famiglia voglia procedere, dal momento che in Spagna si può svolgere parallelamente al procedimento giudiziario statale un altro di propria iniziativa, in cui si chiedono solitamente pene detentive più severe e un risarcimento danni maggiore.

Padre orco offre rapporti intimi con la figlia, minore e malata, per soldi



La triste vicenda è stata denunciata da un cittadino straniero alla Polizia di Stato.

Un vicenda raccapricciante consumatasi nelle mura domestiche. Un padre orco che, pur di fare soldi, era disposto a tutto. La triste vicenda è stata portata a galla dagli agenti della Polizia di Stato in seguito alla denuncia di un cittadino. Un uomo di mezza età ha proposto ad un cittadino straniero #rapporti intimi con la #figlia minore in cambio di denaro. A rendere ancora più amara e sgradevole la vicenda il fatto che l’adolescente avesse gravi problemi di salute. Nonostante ciò, il romano non ha lesinato ad offrire la figlia come ‘merce di scambio’ per guadagnare qualche soldino. Dopo l’assurda proposta il professionista ha deciso di recarsi al commissariato di Monteverde per raccontare quanto gli era accaduto e per presentare la denuncia.

Il papà doveva prendere parte al 'gioco erotico'

Con l’aiuto dello straniero i poliziotti hanno approntato un piano per attirare l’attenzione dell’uomo ed arrestarlo. Il professionista ha contattato il balordo per dirgli che era disposto ad accettare le sue richieste e che era disposto a pagare la cifra pattuita in cambio di un rapporto intimo con la ragazzina. A questo punto il padre della minore ha sorpreso lo straniero con un’ulteriore proposta da brividi. L’uomo ha spiegato che l’incontro sarebbe avvenuto in auto alla sua presenza e che, raggiunto un luogo appartato, si sarebbe iniziato con una serie di giochini erotici per accendere l’atmosfera.

La ‘fase preliminare’ si sarebbe conclusa con un rapporto sessuale completo al quale avrebbe preso parte anche il papà della vittima.

A stoppare il romano ci hanno pensato gli agenti della Polizia di Stato che hanno fermato l’auto ed accertato che l’uomo era il padre dell’adolescente proposta allo straniero in cambio di rapporti intimi. Nel corso degli accertamenti è stato rilevato che la giovane ha problematiche di natura fisica. Il successivo sequestro del telefono cellulare del papà ha permesso agli inquirenti di far luce su un altro sgradevole aspetto della vicenda. Gli uomini della Polizia di Stato hanno scoperto una serie di video in cui la ragazzina subiva violenze da sconosciuti. Ulteriore materiale 'pedopornografico' è stato rinvenuto all'interno dell’abitazione dello sciagurato papà.

lunedì 25 settembre 2017

Una bimba di 4 anni si sposa un uomo più grande di 25 anni. Il motivo? Vi commuoverà!



La storia che il presente articolo intende raccontarvi è particolarmente significativa. Si tratta della storia di Abby, una bimba di quattro anni, che abita a New York. E’ una bambina come tante, ma cela una realtà veramente inquietante. Infatti, dietro al suo viso angelico e al suo sorriso non tutti sanno che ciò che si nasconde è preoccupante per davvero, dal momento che si tratta di una malattia tumorale per la quale sta combattendo. Per il momento è una paziente del “Melodie”, un centro che combatte i tumori dei più piccoli: trattasi di una clinica specializzata che si trova proprio a New York. Nonostante stia lottando per la sua vita, ella non si dispera in modo grave, perché non perde mai la speranza, e non perde mai il sorriso.




Ha solo 4 anni, ed ha vissuto giornate tristi. Ma queste sue tristi giornate sono passate nel dimenticatoio per lei, da quando ha fatto la conoscenza di Matt Hickling, un infermiere che ha il compito di prendersi cura di lei. Costui non solo la cura, ma si spinge anche oltre quello che è il suo ruolo formale, cercando infatti di infondere nella piccola gioia e ottimismo per il domani. Pensate: la piccola Abby è così felice di stare assieme all’infermiere Matt, da chiedergli di sposarlo! Matt sta al gioco, dicendogli che anche lui sarebbe contento di sposarla, così organizzano il matrimonio.

Grazie all’aiuto dei colleghi, Matt mette in scena una sorta di cerimonia matrimoniale a sorpresa. La piccola Abby è felicissima di questo evento. Quando la piccola entra nella sua stanza all’interno della clinica, viene accolta come una vera sposa: le vengono lanciati i petali come da tradizione, ed il personale medico intona la marcia nunziale.

A cerimonia avviata, Matt chiede alla piccola: “Mi vuoi come tuo sposo?” e la piccola, abbracciando l’infermiere dice: “Si!!”. Così i due si scambiano anche le fedi nunziali, che sono dei ciucciotti di zucchero. Ovviamente, nella speciale cerimonia non poteva mancare la torta nunziale: anch’essa presente, come in tutti i matrimoni che si rispettano.




La cerimonia è stata davvero molto apprezzata dalla piccola, la quale si è divertita moltissimo. A tale riguardo, l’infermiere Matt ha dichiarato: “Mi auguro che questo giorno venga ricordato sia da Abby che dalla sua famiglia, specialmente per fare in modo che possano sempre sorridere, anche nei momenti più duri che potrebbero arrivare in futuro”.




In più, Matt ha voluto fare un regalo bellissimo alla sua “piccola sposa”, una macchina giocattolo di colore rosa, e per l’occasione la scritta in inglese “Just Married”, con tanto di fiocco bianco, proprio ad indicare il matrimonio appena celebrato. Con la macchina giocattolo regalatale potrà giocare e potrà ricordare per sempre questo suo fantastico giorno.

Tasse, secondi solo ai lombardi Ogni trentino paga 11mila euro


Nel 2015 ogni abitante del Trentino Alto Adige, neonati e ultracentenari compresi, ha versato al fisco 11.029 euro.

Trentini e sudtirolesi sono secondi in Italia solo ai lombardi, che si rivelano i più «generosi» col fisco, o i più vessati dal sistema tributario a seconda dei punti di vista, con un versamento medio pro capite di imposte pari a 11.898 euro.



L’analisi è dell’Ufficio studi della Cgia, l’Associazione Artigiani di Mestre, che ha messo a confronto il gettito di imposte, tasse e tributi versati allo Stato, alle Regioni e agli enti locali dai lavoratori dipendenti, dagli autonomi, dai pensionati e dalle imprese residenti nel nostro Paese.

Trentini e altoatesini, in particolare, versano al fisco centrale 9.553 euro pro capite, altri 917 euro pro capite di imposte alla Provincia e 558 euro ciascuno di tributi a Comuni e amministrazioni locali.

La graduatoria tra le regioni vede in testa, appunto, la Lombardia seguita dal Trentino Alto Adige e, al terzo posto, dall’Emilia Romagna, dove gli abitanti versano al fisco in media 10.810 euro ciascuno. Le regioni dove il fisco è meno invasivo sono quelle meridionali: nel 2015 in Campania il gettito pro capite medio è stato pari a 5.703 euro, in Sicilia a 5.610 euro, in Calabria a 5.436 euro.


A livello nazionale in media i cittadini italiani pagano 8.800 euro di tasse ciascuno, di cui 7.930 euro allo Stato, 825 euro alle Regioni e 585 euro agli enti locali.


«L’esito di questa analisi - afferma il coordinatore dell’Ufficio studi della Cgia Paolo Zabeo - dimostra come ci sia una correlazione tra le entrate fiscali versate, il reddito dichiarato e, in linea di massima, anche la qualità e quantità dei servizi erogati in un determinato territorio. Essendo basato sul criterio della progressività, il nostro sistema tributario grava maggiormente sulle regioni dove la concentrazione della ricchezza è più elevata e il numero di grandi aziende è maggiore, anche se i cittadini e le imprese di queste aree dispongono, nella stragrande maggioranza dei casi, di servizi pubblici migliori rispetto a quelli presenti in altre parti del Paese».


Orrore in Russia arrestati due cannibali



 La presunta coppia cannibale di Krasnodar, Russia meridionale, è stata identificata. Secondo la testata russa Life si tratta dei coniugi Baksheiev: lui, Dmitri, 35 anni, operaio, lei, 42 anni, Natalia, infermiera. La coppia risiedeva presso la foresteria dell'Istituto Superiore dell'Aeronautica Militare di Krasnodar. Stando alla testata, nel corso delle perquisizioni presso la loro abitazione gli inquirenti hanno rinvenuto una fotografia di una testa umana posizionata su un piatto e circondata da arance datata 1999 - da qui l'ipotesi che gli omicidi siano iniziati almeno da allora. La polizia al momento non ha confermato nessuna delle indiscrezioni pubblicate dai media russi - tra queste che la coppia potrebbe essere responsabile persino di 30 omicidi - limitandosi a sottolineare che la coppia per ora ha ammesso la responsabilità di due uccisioni.

Un uomo e una donna sono stati arrestati dalla polizia nella regione di Krasnodar, in Russia, con il sospetto di aver rapito, ucciso e divorato fino a 30 persone. Lo riportano i media russi. Al momento le forze dell'ordine sono riusciti a identificare "solo" sette vittime. La coppia - stando a Mir24 - ha ammesso che le parti umane rinvenute nel frigorifero del loro appartamento erano destinate a un "consumo successivo". La coppia potrebbe aver cominciato nel 1999.

Marocco, la polizia interrompe la festa di una sposa bambina




C'erano la torta e i fiori, gli invitati, i regali, i parenti felici. Ma le immagini postate su Facebook hanno indignato la Rete: nell'abito bianco di quella che sembrava una sposa c'era una bambina di solo 13 anni, accanto a lei un uomo di 27 anni. È accaduto a Tetouan, poco più di 400 mila abitanti, nel nord del Marocco, ai piedi della catena del Rif. L'ondata di sdegno ha costretto la polizia a intervenire.

Gli uomini in divisa hanno interrotto la cerimonia e rimandato a casa gli invitati. La madre della bambina assicura che si trattava soltanto di una festa di fidanzamento, una promessa di amore in attesa che la piccola raggiunga l'età giusta per sposarsi, i 18 anni previsti dalla Moudawana, il codice della Famiglia riscritto e aggiornato nel 2004. Le foto e i video che hanno inondato il web in diretta, dalle 8 di sabato sera fino alle 11, quando è arrivata la polizia, parevano raccontare un matrimonio in piena regola con il salone del Palazzo dei fiori, albergone da cerimonie in pieno centro, stracolmo di invitati.




La madre della ragazzina dice anche che la piccola è consenziente e che nessuno l'ha obbligata a fare nulla. Il testo della Moudawana prevede che possano esserci "casi particolari" per cui un giudice può autorizzare il matrimonio di una minorenne. Non è detto però quali siano i casi, per cui possono aprirsi spiragli nelle interpretazioni. La storia di Tetouan si è conclusa senza arresti nè denunce. Secondo le più recenti statistiche del ministero della Giustizia, il numero di spose bambine nel 2014 ha raggiunto i 33 mila casi.

Violenza ostetrica in sala parto: 1 milione di donne vittime, 20mila bambini mai nati



 Abusi e insulti in sala parto: quando si parla di violenza ostetrica

Una campagna per denunciare gli abusi durante il parto, una legge per introdurre il reato di violenza ostetrica

Come se il corpo delle donne non fosse già ‘violentato’ da certi sguardi invadenti, dalle mani che si appiccicano addosso sugli autobus, dai modelli imposti di bellezza e di magrezza. Come se le donne non fossero già ‘violentate’ da un mondo che pensa al maschile, nel quale trovano lavoro con maggiore difficoltà degli uomini e sono pagate di meno a parità di competenze.

È il corpo a fare la differenza? La fa per le donne in carriera, quelle delle quali l’azienda teme l’eventuale gravidanza, per le casalinghe quando rinunciano, per la famiglia, a realizzare i propri sogni, come per le giovanissime quando affrontano, lasciate sole, l’esperienza di diventare madri, facendo i conti con le conseguenze di qualcosa che ha lasciato un segno soltanto dentro di loro.

È il corpo a fare la differenza perché è un corpo ricettivo, che trattiene e conserva, fa germogliare e nascere, ma non senza il passaggio attraverso un grande dolore, quello del parto. E si sa che il dolore, nel momento in cui lo si vive, rende più fragili. Proprio in quei momenti, vissuti in ospedale, non è raro che si sommi, però, a questo dolore, un malessere che invece, sarebbe del tutto evitabile: quello della rabbia causata dalla maleducazione e degli insulti da parte del personale dell’ospedale di cui a volte le partorienti sono vittime, ma anche le gravi violazioni della privacy che subiscono, le frequenti condizioni di medicalizzazione in cui avviene il parto, senza rispetto per i ritmi fisiologici, le decisioni prese dal personale medico-ospedaliero senza il consenso della donna.

Una campagna social ha dato la possibilità a quante abbiano vissuto questo tipo di esperienza negativa di raccontarla per iscritto su un foglio e di denunciarla in anonimato alla rete sotto l’hashtag #BastaTacere. Un modo per farsi sentire, per essere unite contro coloro che pensano di essere forti usando violenza contro chi, in quel momento, è indifeso. Perché dimenticare e pensare, dopo il parto, “solo al bambino”, come spesso viene consigliato, non è altro che un modo per agevolare il perpetuarsi di questi comportamenti.

L’obiettivo della campagna #BastaTacere è, inoltre, sostenere una proposta di legge che introduce il reato di violenza ostetrica condannando abusi fisici e verbali, umiliazioni, violazioni gravi della privacy e della riservatezza, procedure mediche coercitive o non acconsentite, ma anche il rifiuto di offrire un’adeguata terapia per il dolore, il rifiuto di ricezione nelle strutture ospedaliere, la trascuratezza nell’assistenza al parto e molto altro.

Leggendo le storie che sono state raccolte, attraverso le parole dense di rabbia e di dolore, emerge come la proposta di legge rifletta, purtroppo, un fenomeno diffuso. Si tratta di situazioni gravi e umilianti, che lasciano segni profondi sul corpo e nella psiche delle donne.

Come se quello del travaglio e del parto fosse il momento nel quale si trovino a pagare, e a caro prezzo, la fragilità del proprio corpo, messo a nudo, per esempio, davanti ai tanti tirocinanti, come se non appartenesse a un essere umano dotato di sentimenti. Lasciato per molte ore senz’acqua, toccato con violenza, senza rispetto nemmeno per la sacralità della vita che porta dentro, in modo, a volte, incurante dei rischi. Come se dentro la sala parto le regole della società civile e del rispetto della persona venissero meno: allora una donna – che potrebbe essere la direttrice della scuola del proprio figlio o la ragazza affascinante alla quale qualcuno avrebbe aperto la portiera dell’auto – in sala parto può diventare oggetto dei commenti più volgari, violentata nella sua intimità, lasciata sola per ore, al freddo, nel disinteresse totale, senza permetterle di avere vicino il proprio uomo, annientata nel proprio potere decisionale, ‘carne da macello’: sono le parole che ricorrono in molte delle testimonianze.

domenica 24 settembre 2017

In che giorno sei nato? Scopri cosa dice di te il giorno della tua nascita e rimarrai sorpreso!



In che giorno sei nato? Scopri cosa dice di te il giorno della tua nascita e rimarrai sorpreso!

Ogni essere riceve al momento della sua nascita, un’impronta astrale, caratterizzata dalle energie presenti in quel momento che determinano le caratteristiche di base e lo rendono sensibile, durante la sua esistenza, alle energie affini secondo il fenomeno di risonanza. Questo è ciò che sostiene chi crede negli astri. Secondo un semplice calcolo il giorno in cui siamo nati dice qualcosa su di noi. Puoi scoprirlo attraverso un semplicissimo calcolo.




Dalla data di nascita possiamo individuare 5 fattori dal quale comprendere meglio questi calcoli.




1) Il GIORNO DI NASCITA ci dice CHI SIAMO identifica l’ANIMA, la personalità e il nostro essere.

2) il MESE DI NASCITA invece corrisponde a ciò che dobbiamo fare per identificare il KARMA, il rapporto con il mondo esterno e il percorso della nostra vita.

3) le ULTIME DUE CIFRE DELL’ANNO DI NASCITA invece rispondono alla domanda QUALI SONO LE NOSTRE DOTI e le nostre caratteristiche innate.

4) La SOMMA DELL’ANNO DI NASCITA invece ci dice cosa siamo destinati a fare e cosa siamo destinati ad essere. Quindi delinea il nostro destino e anche come ci vedono gli altri.

5) La SOMMA COMPLETA DELLA DATA DI NASCITA invece rappresenta la nostra VIA DI REALIZZAZIONE che delinea il nostro scopo e la strada da percorrere per la realizzazione.




Scrivi su un figlio la tua data di nascita, prenderemo come esempio il 12 aprile 1968.




Somma le cifre del giorno, per l’esempio che abbiamo preso il numero è 3.




Il mese di nascita identifica il karma, in questo caso il numero del mese è 4. Così 4 sarà il numero del karma.




Le ultime due cifre dell’anno invece identificano le nostre doti, in questo caso 1968, 6+8=14 che è dato a sua volta da 1+4=5. Così 5 sarà il numero che esprime le doti.




L’intera somma delle cifre delle cifre dell’anno di nascita identificano il destino, nel nostro esempio l’anno di nascita è il 1968, 1+9+6+8=24 che a sua volta è dato da 2+4=6. Così 6 sarà il numero che esprime il destino.




L’intera somma delle cifre che compongono la data di nascita, cioè giorno mese ed anno, identifica la realizzazione, in questo esempio 12 04 1968, 1+2+4+1+9+6+8=31 che a sua volta è dato da 3+1=4. Il 4 sarà il numero della realizzazione.




Cosa vogliono dire questi numeri?




L’1 è il numero a cui si associa il concetto di principio, poiché è il primo. Considerato per quanto riguarda la personalità questo numero indica un leader, chi lo incontra nei significati della propria data di nascita è ambizioso e perfezionista, un vero e proprio trascinatore, ma deve stare attento a dosare l’arroganza perché la felicità dipende dal successo delle relazioni umane.




Il numero 2 invece è quello dell’incontro con l’altro, coesistono due uno, ovvero due individualità che si incontrano. Chi trova questo numero nell’impronta della sua data di nascita potrebbe essere una persona molto empatica e naturale, un amico e compagno.




Se invece la somma è 3 sei un tipo che mette in contatto l’Io con il mondo esterno, sia con la natura che con le altre persone.




Se la somma è 4 devi prestare attenzione alla gestione dell’aggressività. Il 4 non rappresenta solamente l’obiettivo ma anche l’energia che si sprigiona per realizzarlo. Il numero 4 spesso nasconde scopi grandi che pretendono energie complesse e grandi sforzi. I numeri 4 però devono prestare attenzione al modo in cui mettono in pratica i progetti, è sempre da tenere a mente che al mondo esistono altri individui con dei sentimenti ed è bene interagire evitado gli scontri.




Il 5 invece indica una persona equilibrata e capace di resistere alle prove della vita. Il rischio per il numero 5 è quello di isolarsi e non fare gruppo, bisogna beneficiare dell’amicizia intesa come empatia.




Se la somma invece fa 6 si può dire di te che disponi di un numero potenzialmente ricco di energie. Tuttavia il numero 6 ha in sé una carica che può trasformarsi in positiva o negativa, a seconda degli accadimenti della vita.




Il numero 7 invece è molto riflessivo ed intelligente, ma troppo sensibile. Per questo chi si riconosce come individuo sensibile dovrebbe sforzarsi di accogliere gli eventi della vita con meno patos.




L’8 invece richiama il denaro e la ricerca di esso, la parsimonia ha un valore molto importante nelle filosofie del Karma, che associano il numero al recupero dei debiti dell’anima. Si pensa anche ad un riscatto.




Il 9 invece potrebbe essere una persona forte e capace di generare nuove opportunità. In questo caso bisogna gestire le proprie energie positive senza disperderle.

Il Ken umano ci prova in diretta con Barbara D'Urso


Il Ken umano Rodrigo Alves ha partecipato come ospite a Domenica Live e ha voluto testare con mano se Barbara D'Urso abbia fatto ritocchini.


Nuovo stupro a Rimini: chi sono le bestie. Adesso basta, castrazione chimica!



La giovane è stata accompagnata in pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato lievi lesioni esterne che non escluderebbero una possibile violenza sessuale

Ha riferito di essere stata violentata una studentessa Erasmus di nazionalità spagnola, che ieri nel tardo pomeriggio si è presentata ai carabinieri di Rimini per sporgere denuncia. La ragazza, 20enne, in compagnia di altri studenti stranieri provenite da altri Paesi europei, a Rimini per l’Erasmus, ha riferito solo alcuni flash, ricordi annebbiati probabilmente dall’assunzione di alcol.




Non è noto se i violentatori fossero italiani (come pare) o stranieri, ma poco cambia. E’ venuto il momento di adottare drastiche soluzioni. La ventenne ha detto di aver conosciuto prima un uomo poi l’altro in un locale, venerdì notte, e dopo aver bevuto in compagnia di questi alcuni drink si sarebbe appartata. Non ricorderebbe la presunta violenza, né avrebbe dato una descrizione dei due uomini. Al termine della serata in discoteca, la ragazza sarebbe tornata a casa con degli amici.




Quando si è svegliata ieri mattina la studentessa ha accusato dolore alle parti intime e si sarebbe resa conto di essere stata violentata. E’ stata quindi accompagna in pronto soccorso dove i medici hanno riscontrato lievi lesioni esterne che non escluderebbero però una possibile violenza sessuale. Quindi la giovane si è rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia. Le indagini ora tenteranno di ricostruire le ore in cui si sarebbe consumata la violenza, intorno all’1 di notte, senza escludere alcuna pista.

Questo bambino è stato avvelenato da una pianta che molti di noi hanno in casa.


Tutti noi amiamo l’odore delle piante, e anche il modo in cui danno vita a casa nostra. Molte di queste possono anche avere enormi benefici oltre l’apparenza, purificano l’aria e abbelliscono l’ambiente.. Tuttavia, ci sono specie che possono essere molto pericolose per gli esseri umani.

Un esempio è la dieffenbachia, meglio conosciuta come ” la pianta del muto”. Le sue foglie sono molto appariscenti ed il suo aspetto decorativo, cio’ che molti ignorano è che la pianta può essere fatale per i bambini!

Le cellule della Dieffenbachia, hanno cristalli di ossalato di calcio in forma dell’ago, detti anche rafidi. Essi contengono enzimi proteolitici che aumentano la produzione di istamina, uno dei principali motivi di tossicità secondo gli scienziati.
Quindi, se i vostri figli portano una foglia della “Pianta del muto” alla bocca, questa puo’ causare un forte senso di bruciore e arrossamento temporaneo. Uno dei casi documentati di avvelenamento riguardo’ un bambino di cinque anni. Inizio’ ad avvertire un forte dolore allo stomaco dopo aver masticato una foglia di questa pianta a casa…..
Sua madre non presto’ molta attenzione, pensando che fosse un mal di stomaco regolare. Tuttavia, questo dolore crebbe, convincendo i suoi genitori a portare il bambino in ospedale. I medici diagnosticarono subito un grave avvelenamento.
Il ragazzo ha ricevuto un trattamento per più di 3 ore. Soffriva di uno shock anafilattico, e quando ciò accade dobbiamo subito intervenire con un’iniezione di adrenalina. Se questo non viene fatto immediatamente, può causare svenimenti e persino la morte! Per fortuna, il ricovero di questo bambino è stato tempestivo, ed è riuscito a sopravvivere.

La Dieffenbachia può causare sintomi molto spiacevoli nei bambini e negli animali. Tra questi, intorpidimento, irritazione della mucosa orale, gonfiore e salivazione eccessiva. Nella maggior parte dei casi, i sintomi sono lievi e trattati con analgesici e antistaminici.

Tuttavia, i genitori devono essere vigili e agire in fretta. Nei casi più gravi, i medici possono fare anche una lavanda gastrica. Dei pazienti esposti a piante tossiche, il 70% sono bambini sotto i 5 anni.
Condividi questo messaggio per fare si che tutti i genitori sappiano, in modo che possano essere attenti sui possibili sintomi di avvelenamento della “Pianta del muto” .

Questa donna ha comprato un anello per 13$ e lo ha messo ogni giorno. Dopo trenta anni, ha scoperto il suo segreto


Taglio, chiarezza, colore e caratura: si tratta dei quattro passi principali nella creazione di un diamante. Osservare questi aspetti accuratamente prima dell’acquisto ne assicurano bellezza e qualità, ma forse sarebbe bene considerare anche qualcos’altro oltre a questi aspetti.

A Londra, negli anni ottanta, una donna fu molto colpita da un prodotto di bigiotteria che venne messo in vendita in un negozio, e decise di acquistarlo: aveva una montatura un po’ fuori moda, ma a lei piaceva così tanto che lo sfoggiava dappertutto, proprio ovunque.
Di recente, questa donna ha maturato curiosità verso tale anello, al punto che ha scelto di farlo valutare da un esperto. E quello che ha scoperto a riguardo è sconvolgente!

Poco dopo, l’anello è stato portato al capo del reparto di gioielleria londinese della Sotheby, che corrisponde alla figura di Jessica Whyndham. Questa donna ha spiegato che può accadere che un pezzo di alta gioielleria può finire per essere scambiato per bigiotteria, illustrandone i motivi.
Il diamante della donna che lo acquistò negli anni ottanta, allo stesso modo venne scambiato per bigiotteria, perché con il tempo aveva cominciato ad usurarsi, apparendo fuori moda, opaco, mentre quando si pensa ai diamanti generalmente pensiamo alla loro lucentezza e brillantezza. Tuttavia, questo diamante stava nascondendo la sua lucentezza e brillantezza a causa di profonda usura e sporcizia accumulatasi negli anni. Si tratta infatti di un prezioso risalente almeno al diciannovesimo secolo.

Allo scopo di confermarne definitivamente il valore, il diamante è stato poi testato in un apposito istituto americano, appurando che può essere venduto per una somma che oscilla tra i 325000 e i 456000 dollari.

Dopo aver scoperto tutto questo, la donna ha scelto di vendere, lo scorso 7 giugno, ciò che lei per tanti anni credeva fosse bigiotteria, ricavandone una fortuna.

78enne Piange Quando Lo Sorprendono A Rubare Mortadella: “Ho Fame E Non Ho Soldi”


Una vicenda davvero molto particolare, si è verificata in una città italiana, per la precisione il tutto è accaduto a Torre del Greco, in Campania, e nello specifico nel territorio che riguarda la provincia di Napoli. Un signore disperato pativa la fame, e ha fatto un qualcosa che ha scatenato un atto di solidarietà incredibile nei confronti di quella persona. L’uomo era stato sorpreso, colto con le mani nel sacco, ma poco dopo è emersa un’amara verità.

La persona anziana in questione era stata scoperta dai carabinieri a rubare della mortadella in un negozio. Si tratta di un episodio che a ben vedere succede spesso in tutta Italia, complice il fatto che molti italiani non hanno più le disponibilità economiche di una volta. L’uomo rubava infatti per fame, e quando i carabinieri lo avevano sorpreso è scoppiato in lacrime: “Ho rubato perché ho fame e non ho i soldi!” la confessione fatta agli agenti.
Al che gli agenti, presi da un atto di immensa solidarietà hanno deciso di pagare loro al negoziante la mortadella rubata dal signore. Immensa comprensione e generosità è emersa anche da parte dello stesso titolare del market di Torre del Greco, dal momento che ha evitato di presentare denuncia. Ma non è finita qui.
Ad assistere all’accaduto vi è stata anche una significativa presenza di persone, tutte clienti di quel market, che nel frangente in questione stavano facendo i loro acquisti, e che per quel signore anziano, di 78 anni, hanno improvvisato addirittura una colletta per aiutarlo.

Gesti stupendi, con le persone del luogo, dette “torresi” e “coralline”, che si sono rivelate davvero molto generose nei confronti dell’anziano signore, avendo ben compreso la situazione, che ha messo in evidenza una realtà amara, purtroppo molto comune per quanto concerne le persone anziane, e non solo, in tutta Italia.
(vicenda accaduta JUNE 21, 2016) 

Monaca Di Clausura Mette Alla Luce Un Bambino: Secondo Caso Nelle Marche


La vicenda che andiamo di seguito a raccontarvi accaduta nel 2016  è un qualcosa che, a ben vedere, si rivela decisamente molto particolare, capace di suscitare ancora oggi molto clamore, per quanto episodi del genere si siano già verificati in passato. Una suora di clausura di origini sudamericane era stata portata in ospedale perché avvisava un forte mal di pancia, ma quello che è accaduto dopo ha dell’incredibile.

La monaca di un convento marchigiano, nell’ospedale di San Severino Marche ha messo al mondo un bambino. Costei ha sconvolto in molti per quanto verificatosi, e la notizia è stata riportata dal Corriere Adriatico, nostra fonte primaria nel resocontare quanto accaduto. Ma nelle Marche, nel 2011 si era già verificato un caso analogo.
Nel caso riguardante il 2011, dopo una lunga battaglia legale, quanto successo ha avuto un esito che nel 2014 ha fatto discutere. La suora congolese 41enne, oggetto di particolari attenzioni da parte di un sacerdote, aveva poi partorito una figlia che in un primo momento non voleva tenere, permettendo così di mandarla in affidamento a una coppia.

In un secondo momento la monaca rilaicizzata, ci ripensa, e sceglie di volere la custodia della figlia. Tra la suora e la coppia adottiva, ad avere infine la meglio sarà proprio la ormai ex monaca, poi trasferitasi con la piccola in una casa famiglia.
Un comitato favorevole all’affidamento della piccola alla coppia adottiva deciderà di manifestare per strada il proprio dissenso nei confronti di una decisione giudicata, a torto o a ragione, ingiusta. In tal senso, dal quadro che emerge dal presente articolo è che nelle Marche in un periodo compreso tra alcuni anni recenti, quanto accaduto ha fatto scalpore per la stessa ragione: il parto da parte di monache di clausura. Se nel primo caso accennato alcuni elementi non sono noti a tutti, nella vicenda meno recente invece oltre a verificarsi molta indignazione, si è anche registrata una protesta per quanto stabilito dal giudice.

Non voleva andare in una casa di riposo… Ha scelto di usare meglio i suoi soldi



Non voleva andare in una casa di riposo… Ha scelto di usare meglio i suoi soldi, passando tutto il tempo che le rimane su una lussuosa nave da crociera!

Non voleva andare in una casa di riposo… Ha scelto di usare meglio i suoi soldi, passando tutto il tempo che le rimane su una lussuosa nave da crociera!




La vicenda che vi documentiamo di seguito, si rivela essere assolutamente affascinante per degli ottimi motivi. E’ insolito che una persona anziana decida di agire in questo modo, ma lei ha voluto fare così, e noi siamo convinti che abbia fatto la scelta giusta.

Quando suo marito era in vita, l’ormai ottantottenne Lee Wachstetter si era messa in viaggio su tante navi da crociera, ma ha voluto continuare a farlo, e lo fa tutt’ora.

L’anziana donna, dopo la morte del suo uomo, ha scelto di non occuparsi da sola di una casa con all’interno cinque camere da letto, ed invece di andare a vivere in una casa di riposo, ha optato per una soluzione alternativa davvero ammirevole. Oggi, la signora alloggia stabilmente sulla nava da crociera “Crystal Serenity”.

Ormai sono dodici anni che vi abita, ovvero da più tempo di qualunque membro dello staff della nave.


Su questa nave, Lee può divertirsi come meglio crede, visitare Paesi nuovi, conoscere e parlare con altri viaggiatori, e in generale, godersi la vita nel migliore dei modi. Probabilmente, si è così abituata a vivere in crociera, che difficilmente ritornerebbe a condurre una vita comune. Si trova bene dov’è, e siamo contenti per lei. Pensiamo che abbia optato per la scelta che più la rende felice, ed è per questo che siamo d’accordo con tale decisione. In fin dei conti, vivere su una nave da crociera, felici e spensierati per tutto l’anno, non è un sogno che anche molte altre persone vorrebbero realizzare (se solo potessero)?

E voi, cosa ne pensate della scelta di Lee Wachstetter?

La richiesta di questa famiglia ha commosso tantissime persone.

Una famiglia composta da Vincent Pastoor, Sanne Peeters e le piccole due figlie si è resa protagonista di un fatto che ha commosso in molti. Il papà e la mamma, Vincent e Sanne, hanno chiesto alla fotografa olandese Dasja Dijkstra-Zijlstra qualcosa di davvero speciale.

Una volta mostrata una foto alla fotografa, volevano che in quella foto ci fosse anche il figlio Mylan, morto dalla nascita, nel 2011.
La foto mostratale, era stata scattata di recente, e ritrae il padre, la madre e le due figlie. Naturalmente Myaln, fosse ancora vivo, avrebbe compiuto sei anni.

Nonostante il fatto che fossero passati ormai sei anni dalla nascita e morte del piccolo, i genitori sentivano come se in quella loro fotografia mancasse qualcosa, ed era appunto la presenza di Mylan a mancare.
La fotografa ha quindi capito le loro motivazioni, ed ha fatto qualcosa di molto bello attraverso il sapiente uso di Photoshop.

Il risultato è stato il seguente:


La fotografa è rimasta molto colpita da tale richiesta, e quindi sul proprio profilo Facebook ha raccontato il tutto, e molte persone hanno dimostrato di essere rimasti colpiti molto anche loro dalla richiesta dei due genitori.

Nella foto, pur essendoci soltanto una sagoma, viene comunque resa l’idea della presenza di un Mylan cresciuto, ritratto con un’altezza paragonabile proprio a un bimbi di sei anni.

Cosa ve ne pare di questa idea avuta dai genitori? Ritenete che abbiano fatto bene a volere la modifica di una foto preesistente per includere anche il piccolo Mylan nato già morto?

Questa madre di 45 anni è incinta … e il padre è il figlio! Una storia incredibile !!!



Questa donna di 45 anni, già madre, è di nuovo incinta. Ma stranamente, il padre del bambino che porta nel suo ventre è suo figlio!

Durante la lettura del titolo, molto probabilmente avrai pensato che questa storia era un pò strana? Beh, non ti sbagli!

Kyle Casson è un ragazzo gay di 24 anni. aveva il sogno da anni di avere un figlio. Naturalmente, come si può facilmente immaginare l’orientamento sessuale ha complicato un po’ le cose.

Aveva già affrontato diverse cliniche di maternità indiretta, ma tutti i suoi tentativi si erano rivelati fallimentari. Aveva una sola opzione: sua madre biologica avrebbe potuto portare il bambino. Sapendo che suo figlio sarebbe stato un grande padre, la madre di 45 anni ha subito accettato di mettere al mondo il figlio di suo figlio.

Per nove mesi ha portato l’uovo fecondato dal figlio. Lo scorso luglio, ha dato alla luce con parto cesareo suo nipote, il piccolo Miles, il figlio di suo figlio! Ma un problema etico rimane …

Agli occhi della legge britannica, Miles è considerato il fratello di Kyle, perché sono nati dalla stessa madre. Tuttavia, egli è il padre biologico del bambino … Ma Kyle non si lascia intimidire da questi problemi: “Ho un figlio, e ne sono felice. Indipendentemente dalla mia identità sessuale o di genere e orientamento sessuale, a condizione che possa soddisfare le esigenze di un bambino, non vedo dove sia il problema, inoltre ho pagato tutto da solo, non è il denaro dei contribuenti. »

E voi, cosa ne pensate di questo?

Aereo delle Frecce Tricolore si schianta a Terracina durante l'esibizione


Veicolo delle Frecce Tricolore  ( Eurofighter) si schianta in mare durante lo l'Air Show a Terracina, provincia di Latina. Il pilota è morto nell'incidente. L'esibizione del reparto sperimentale Eurofighter doveva precedere quello delle Frecce Tricolore, annullata ovviamente il resto dell'esibizione. 
Presenti alla manifestazione anche i genitori e la fidanzata del 36 enne che è stata colta da malore mentre assisteva all'incidente. 

Siede il bambino nel carrello della spesa e dopo 2 giorni il bimbo muore. La mamma è devastata


È un’abitudine molto diffusa, quando andiamo al supermercato con i nostri figli, quella di farli sedere nei carrelli dove mettiamo gli acquisti. In questo modo li teniamo sotto controllo e abbiamo le mani
libere.
Ai bambini piace molto, perché è come guidare l’auto e crescendo, continuerebbero volentieri se potessero.
L’ incubo di Vivianne è iniziato il giorno in cui, come sempre, ha posto il suo bambino all’interno del carrello della spesa mentre faceva gli acquisti per la settimana. A prima vista , il carrello sembrava essere pulito. Logan, il suo bambino, usava uno di quei giocattoli da dentizione che massaggiano le gengive. La donna non ha impiegato più di mezz’ora, perché ha l’abitudine di fare una lista della spesa, dimezzando il tempo degli acquisti.
Quando sono arrivati a casa, Logan ha bevuto il suo biberon di latte ed è andato a nanna…

Due ore dopo però, non si è svegliato come al solito e quando sua madre è entrata nella stanza per svegliarlo, ha notato che il bimbo stava bruciando per la febbre, sudava copiosamente ed era immerso in un sonno profondo.
Trenta minuti dopo il bambino vomitava.
Vivianne e suo marito si sono precipitati in ospedale con il piccolo Logan, e dopo un’ora di via vai di medici nella stanza del piccolo, hanno comunicato loro cosa stava accadendo. Logan aveva contratto 4 virus molto pericolosi: adenovirus , rotavirus, salmonellosi e meningite. Ma non capivano come potesse averli presi tutti nello stesso momento.


Terremoto gli SMS diventano un fantasma



"Terremoto di Amatrice, Lazio, Marche, tramite SMS raccolti 33 milioni di euro! I terremotati ad oggi non ricevono nemmeno un centesimo. La procura apre un indagine."



Mobilitatosi gli italiani in soccorso dei terremotati, venivano raccolti 33 mila milioni di euro per i terremotati del sisma del 24 agosto del 2016 che ha raso al suolo molti comuni fra le Marche e il Lazio. Non sono arrivati a destinazione nemmeno un centesimo di quei denari ai spettanti diritto che ancora vivono in situazioni precarie e disumane. Lancia l'allarme il sindaco di Amatrice Pirozzi (secondo articolo del Fatto Quotidiano) dal palco della festa di Fratelli D'Italia. La procura apre un inchiesta e nei prossimi giorni sarà lo stesso Pirozzi ad essere ascoltato dal pubblico ministero di Rieti in merito alla questione donazioni mai giunte a destinazione.
Sergio Pirozzi sindaco di Amatrice con queste parole mette in evidenza ciò che non può che essere definita "La vergogna" : "Io penso che tutte le persone che hanno versato due euro con gli sms l’abbiano fatto per Amatrice, per Norcia, per Arquata, per tutti quei comuni che il 24 agosto hanno subito il dramma! Hanno deciso di non dare nulla non rispettando la volontà popolare. Questo è devastante perché poi la gente non crede più a nulla. Addirittura una commissione di saggi che, tanto saggi non sono, aveva deciso di destinare parte di quei soldi per una pista ciclabile a Civitanova, comune non colpito da sisma. Il primo cittadino di Amatrice ringrazia gli italiani per i soldi donati perchè lui ha sentito tanta solidarietà, ma confermo che purtroppo i fondi degli SMS non sono mai giunti."
Pirozzi verrà convocato dai magistrati (secondo Il Fatto Quotidiano), e così poi verrà aperto un fascicolo d'inchiesta contro ignoti responsabili della mancata destinazione dei fondi raccolti tramite SMS.
Il mio commento:
Il mio commento si descrive in breve. La solita mancanza d'umanità, di strafottenza, del non considerare l'urgenza umana, nella quale molte volte i cittadini sono costretti a vivere, in modo estremamente precario, è la continuazione di una politica che vive lontano dai suoi cittadini rinchiusa nei castelli dorati! I politici facciano bene a vivere almeno un giorno da terremotato per capire quanto siano disonesti e quanto sia disumano il loro comportamento, ma poi c'è chi viene cacciato di casa per abusivismo perchè ha fatto da se! Vergogna! 
Rago Alfonso


sabato 23 settembre 2017

Accogliete ma fuori dallo Stato Pontificio



"Le guardie svizzere cacciano i barboni da piazza San Pietro, azione indecente di quella che doveva essere la Chiesa dei poveri secondo Bergoglio" 


Papa Francesco è sempre più in prima linea perchè si approvi la Ius Soli, una scelta del tutto coerente ed apprezzabile per quella che dovrebbe essere la linea della Chiesa, della fede e della carità. Peccato che, va a cadere sulla coerenza nel momento in cui il Papa fa allontanare con le guardie svizzere quelli che essenzialmente minano il decoro dello stato Pontificio (questa è la motivazione vera secondo me) i clochard, come li vogliamo chiamare i pezzenti? Per spiegarci meglio i poveri senza casa! Coloro a cui la Chiesa dovrebbe tendere la mano, quella con le mani trafitte dai chiodi, come fu per le mani di Cristo. La si può giustificare come una scelta per la sicurezza? Mai nessun Pontefice è stato cosi (fastidiosamente per i suoi fedeli) vicino alla religione islamica, per lei un attacco lo escludo proprio! Era giustificabile per Giovanni Paolo II, non di certo in linea con i suoi modi, lui della sicurezza non ne volle tener conto, fino a rischiare e subire un attentato, Fra l'altro perdonato anche, questa è la differenza fra un Santo e noi comuni mortali. Lei voleva una chiesa più povera, ma è evidente che la Chiesa più povera deve stare fuori dal perimetro dello stato Vaticano, sempre più stato monarchico, totalitario e meno chiesa, sempre più politico e distante dai fedeli. Signor Bergoglio dove sono i poveri della sua Chiesa oggi? Oggi sono fuori dalle mura di San Pietro. Attendiamo dalla sua finestra sempre più disertata la frase: "che i poveri vengano nella nostra Chiesa" con le dovute scuse! Accogliete senza controllo, ma fuori dalle mure dello Stato Pontificio è solo propaganda, è politica, cade di coerenza. questa è la chiesa povera dell'accoglienza? Quella da lei annunciata all'inizio signor Bergoglio? O forse è quella ipocrita perchè i cacciati erano perlopiù exstracomunitari!

Rago Alfonso