domenica 29 novembre 2015

Expo nuova polemica : Vince gara d'appalto la scuola della madre di Maria Elena Boschi




Dopo la polemica non ancora sedata sul salvataggio vergognoso della banca dell'Etruria di proprietà della famiglia del ministro Boschi salta fuori un'altra polemica. Questa volta riguarda una gara d'appalto che riguarda il concorso Expo Ovs vinta dalla scuola primaria “Bani” di san Giovanni Valdarno. La cosa viene vista con sospetto perché fra tremila istituti a rappresentare la Toscana vince proprio una scuola che fa parte dell'istituto comprensivo “Marconi” diretto dalla preside Stefania Agresti, mamma del ministro per le Riforme Costituzionali Maria Elena Boschi. A far finire nell'occhio del ciclone la madre della boschi è stato un post messo su Facebook dal senatore Vincenzo Maurizio Santangelo, nel quale scrive con tono sarcastico: “Ma guarda un po’ che fortuita combinazione! La scuola dell’infanzia “Del Bani”, è l’unica scuola in Italia che andrà all’Expo con un regolare sorteggio. È quella che fa parte dell’Istituto “Marconi” di San Giovanni Valdarno, dove guarda caso, la preside è proprio lei, la mamma del ministro Boschi!”. subito gli ha fatto eco tutto il Movimento 5 Stelle con toni accusatori e sarcastici da parte dei deputati del movimento. Per titolo di correttezza dobbiamo dire che Il direttore generale di Ovs, Francesco Sama, ha garantito in un intervista al Fatto Quotidiano che tutto si è svolto in maniera assolutamente regolare. La rappresentazione che riguarda la vittoria del concorso ha il titolo “L’albero della vita”, una composizione di materiali naturali selezionata insieme a quella di altri 18 istituti, uno per Regione. La loro creazione farà parte di una video installazione interattiva che sarà esposta dal 1° maggio fino alla fine dell’esposizione universale nel Padiglione Italia.
Che dire non metto in dubbio che vi sia veramente il merito, considerando il contenuto della rappresentazione che ha vinto il concorso. Tuttavia dopo lo scandalo della vittoria di un concorso fatto della moglie del presidente del consiglio, poi quella del ministro dell'interno, poi lo scandalo del salvataggio della banca dell'Etruria di proprietà della famiglia Boschi, questa ennesima vittoria riconducibile a famigliari di persone facenti parte il governo fa pensare, questo al di là del merito che ha sicuramente la rappresentazione che ha vinto il concorso. 

Rago Alfonso

venerdì 27 novembre 2015

Ci credereste mai che questa donna è mussulmana? Ma c'è anche altro!

foto Bahar Mustafa fonte Indipendet.UK


Bahar Mustafa è una sindacalista islamica, e si anche i mussulmani hanno i  sindacalisti. Se notate la donna in questione è un bel esempio di ipocrisia islamica e di tutto il suo puritanesimo. Mi chiedo dove sta il velo o il burga e poi tatuata e quell'orecchino al naso  quasi, quasi non sarebbe adatta nemmeno per la religione cristiana, perchè sembra la solita sbandata da gruppo ateo. Detto questo ho l'arroganza di affermare che l'islam  prima di dichiarare guerra al mondo intero considerandolo pieno d'infedeli dovrebbe per coerenza fare una seria cernita e ricercare in se stesso, questo perchè di islam di comodo quando si deve attaccare qualcuno non credo sia l'unico caso. Ma quello che sconcerta e ciò che ha avuto il coraggio di dire questa donna nei confronti di un'altra donna che di professione fa la giornalista: “Meriti di essere violentata in ogni buco da orde di musulmani, schiaffeggiata e soffocata, mentre ti sputano in bocca e ti pisciano in faccia“. I toni di Bahar Mustafa 28 anni mussulmana sono quelli  violenti e consoni caratteristici degli islamici, però  poi il conto non torna quando  vediamo  alla fine questa profonda incoerenza in quel  look  condannato dal mondo islamico! 

domenica 22 novembre 2015

Sabbatini:Criptare il segnale Rai, io dico non è giusto perchè



Continua a far discutere la proposta d' inserire il canone Rai nella bolletta Enel, Fatta dal presidente del consiglio Matteo Renzi e arrivano le prime proposte alternative, una viene avanzata dal Garante della concorrenza e del mercato Pierluigi Sabbatini ed è di criptare il segnale della Rai, secondo Sabbatini infondo la rete nazionale ha già dei canali criptati. Sarebbe una bella idea se questa non fosse l'ennesima trovata per far pagare di più, di nuovo e ingiustamente chi già le paga le tasse. In realtà chi sceglie di vedere i canali criptati della Rai sceglie in quel momento un servizio ed è consapevole che  lo pagherà. Criptare tutto per tutti significa che chi "lo paga" il canone avrà non solo la tassa annuale da pagare ma anche l'acquisto di un nuovo decoder o una probabile ennesima TV nuova che risponda a quei requisiti e a quelle tecnologie. Sarebbe una dura lesione verso quei cittadini che poi sono quelli che le pagano le tasse e che già a causa di chi le evade deve pagare di più. Oggettivamente e materialmente si andrebbe a colpire soprattutto il cittadino onesto, costretto ad una nuova spesa per un diritto  che ha già acquisito pagando il canone. Ma la cosa più assurda nasce nel momento in cui l'abbonato dovesse sceglie di non voler o non poter fare l'acquisto del decoder o peggio della TV nuova, trovandosi davanti al quel bivio che non gli fa vedere i canali Rai perchè non ha il decoder e il dover pagare il canone altrimenti gli arriva a casa poi maggiorato con le spese e la mora. Purtroppo il signor Sabbatini non ha sicuramente problemi di fine mese, perchè di certo il compenso per il suo lavoro è abbastanza dignitoso per non avere problemi di fine mese, quindi non potrà capire il pensionato che prende scarso 600 euro, che ha lavorato una vita e che ha l'unico sfogo che è la TV e che gli costa davvero tanto una volta l'anno! Dargli da pagare anche il decoder o la TV nuova è ingiusto, lesivo e iniquo! Caro signor Sabbatini facciamo una cosa dimezziamo il suo stipendio e con quello che risparmiamo in dieci anni diamo il decoder a tutti gratis rendendo la sua idea ottima.

Rago Alfonso

Ecco perchè Adeste fidelis e il Crocefisso deve restare nelle scuole




La rimozione dei simboli cristiani dalle scuole italiane non lo vedo come un segno di rispetto verso le altre culture religiose, la vedo piuttosto come la vendetta "atea" di chi vieterebbe anche altri simboli di altre culture religiose perché rappresentano un Dio, negazione profonda di chi è "ateo".

Togliere ad esempio per questo Natale Adeste fidelis dalle scuole non è per niente educativo, a parte che si può dispensare dal partecipare chi è di altro credo religioso, ma si può anche rendere la cosa educativa facendo altre manifestazioni delle altre religioni presenti in classe, quindi di contrappeso in cui partecipano tutti. Porterebbe ad uno scambio di culture religiose e non a una divisione, perché poi sono queste divisioni che vengono insegnate vietando, che poi in futuro  sfociano nell'intolleranza. E' questo il punto non si hanno idee, si sa solo vietare e accusare! Senza insegnare, il primo fondamento dell'educazione che è la tolleranza, chi non sa insegnarlo non dovrebbe insegnare, ne dirigere una scuola. Nel momento in cui per tenere unite delle culture si insegna la divisione e non la condivisione non di certo si fa un buon lavoro. Le divisioni che si stanno creando al fine di creare una parità simbolica, sono il seme per divisioni future, si fa capire solo che per rispetto del diverso, non c'è il Crocefisso e non si canta Adeste fidelis in classe, però per cosa? per rispetto del diverso, diverso capito? Per il suo rispetto, perché non è uguale a noi. Io non sono come vogliono unire le culture nel nostro paese, se già dalle scuole dividono e selezionano,  se il Crocefisso non è mussulmano ad esempio, ok! Allora inseriamo vicino al crocefisso per insegnare quell'unione e quella tolleranza anche un simbolo mussulmano, in segno di fratellanza e di rispetto, così per tutte le religioni presenti in classe. E' così duro capirlo? Così difficile insegnarlo? Io non credo! E' questa nuova la nuova generazione che ha in mano l'educazione nel nostro paese, degli atei che insegnano la divisione per colpa delle religioni, poi però sono propense le stesse persone che vietano i simboli cristiani a tollerare manifestazioni blasfeme per entrambi come halloween  per tutti! Ma come si puo' essere così idioti!  Quando andavo a scuola io i miei insegnanti non avrebbero avuto dubbi, unire sarebbe stata la strada e non dividere.

Rago Alfonso.

Attacco duro di Salvatore Borsellino a Napolitano





Salvatore Borsellino attacca Napolitano con  parole dure:“Vuole il silenzio, adesso basta” 

“Hanno accolto l’invito contenuto nella lettera intimidatoria di Napolitano e io ho deciso di ritirare la mia costituzione di parte civile dal processo: che senso ha restare in un’aula dove i giudici non vogliono accertare la verità ma solo inchinarsi ai potenti? Ne parlerò il quattro dicembre con il mio avvocato e alcuni amici delle Agende Rosse, ma dovranno avere argomenti molto solidi per convincermi a rimanere. Ormai non ha più alcun senso”.

 Per capire quanto sia indignato Salvatore Borsellino basta andare nel suo profilo Facebook e leggere il classico cartello che ha postato e che sta in tutte le aule di giustizia su cui ha scritto: "La legge è uguale per tutti" modificato in: La Legge non è uguale per tutti”.




 Salvatore Borsellino attendeva la deposizione dell'ex presidente della Repubblica per la strage di via D’Amelio, ma dopo cinque ore di camera di consiglio la Corte di assise di Caltanissetta presieduta da Antonio Balsamo ne ha deluso l'attesa di Salvatore Borsellino. Alla domanda come spiega questo dietro front? Salvatore Borsellino risponde: “Non me lo spiego, se non con l’ossequio a un potente. E come se a una persona avessero dato uno schiaffo e lui china la testa. Agli atti non c’è alcun elemento nuovo se non una lettera intimidatoria. Nei processi precedenti c’erano i depistaggi, qui non si vuole arrivare alla verità“.

Poi affonda nel modo più pesante: “Napolitano testimone reticente”

Viene cioè chiesto a Salvatore Borsellino come valuta l'atteggiamento di Giorgio Napolitano, secca la sua risposta: "lo valuto come quello di un testimone reticente. Dico che le sue argomentazioni sono prive di fondamento: sostengo da sempre che Napolitano è il garante del silenzio sulla trattativa Stato-mafia. Ha occultato le registrazioni con Mancino e nella precedente deposizione al processo sulla trattativa ha messo la pietra tombale su cose che sarebbe stato necessario conoscere, i suoi ‘non ricordo’ sono stati numerosi. Mi sarei aspettato che dicesse: ho già detto quel poco che so, ma vengo a testimoniare perché voglio l’accertamento della verità. Ma evidentemente non lo vuole”.

E così salvatore Borsellino non conosce più freni : “Sono tanti i segreti di quella fase stragista, e secondo me Napolitano qualcuno lo conosce”.

Prosegue poi: “Non a caso è stato eletto al secondo mandato, proprio per continuare a garantire questo silenzio. Il ritiro della parte civile rischia di rivelarsi un boomerang, tirandovi fuori dal processo non potrete più rivolgere le domande più scomode che alimentano la ricerca della verità. La riunione del quattro dicembre serve a confrontarci, ma dovranno avere argomenti solidi per convincermi a rimanere. Io non ho alternativa: i monaci tibetani si danno fuoco, io ritengo di avere ancora qualche anno da vivere cercando la verità sulla morte di Paolo”.

Rago Alfonso

ECCO PERCHE' BURQUA O MENO SONO SOLO STUPIDE CONCETTURE





Adesso la notizia principale è se possono portare o meno il burqua . Ridate i poteri tolti alle forze dell'ordine, ridate i fondi tolti, infondo per fare il riconoscimento basta un agente donna che lo alza quel velo o quel burqua... Si salvano capre e cavoli, lascia a loro l'usanza, quindi la tradizione mentre a noi la possibilità del riconoscimento ! E' così difficile? Costa troppo? Ipocriti! per finanziarlo basta un euro in meno sulla ricarica telefonica che viene fornita nei centri accoglienza, basta un telefonino usa e getta invece di quello di qualità, infondo devono telefonare e non stare su Facebook, devono integrarsi, trovare lavoro quindi potranno comprarselo! Mentre se non vanno verso questa strada le intenzioni sono altre, è palese che vorranno vivere a scocco il più possibile, senza integrarsi e magari delinquere. La mia posizione non cambia ma non è contro l'accoglienza, tutt'altro la mia posizione è accogliere chi deve essere realmente accolto, ma con ciò che essenziale e non anche con il futile come il cellulare, non dico toglietelo, riducete lo spreco, con quel denaro finanziate il riconoscimento di chi lo porta il burqua, lasciando dignità e credenze intatte. Molti diranno che non è fattibile, ma scusate! Vengono fermati per il riconoscimento con il binocolo oppure vengono fermati per strada e quindi gli si chiede un documento? Poi va detto che va assolutamente tolta quella norma del diritto di non farsi riconoscere quando sbarcano, devono farsi riconoscere e fornire le impronte digitali, su questo potrebbe venire anche incontro la tecnologia con un lettore d'impronte digitali, non siamo nel medioevo abbiamo la conoscenza per farlo! 
Rago Alfonso

sabato 14 novembre 2015

Le parole di Laura Boldrini e le minacce terroristiche per Roma



Questa è la frase di Laura Boldrini ( persona molto criticata perchè fra "i buonisti sull'integrazione facile") terza carica dello stato dopo il tragico evento terroristico a Parigi che ha causato centinaia di morti: Gli assassini non intaccheranno i principi di civiltà alla base della democrazia" fa eco a Vendola la presidente della Camera Laura Boldrini, che ha espresso "cordoglio alle famiglie delle vittime." Poi prosegue: "Siamo al fianco della Francia nella necessità di rispondere nel modo più fermo alla minaccia del terrorismo. Seguo anch'io con angoscia le notizie che arrivano da Parigi." Questa frase evidenzia una distinzione netta che va fatta  finalmente anche per il presidente della camera, non possiamo accettare tutti senza nessun controllo e senza avere alcun sospetto che fra i migranti  vi siano persone pericolose ma solo persone bisognose le quali fuggono dall' orrore della guerra, che appunto si svolge in quelle aree dove il terrorismo è molto forte e che addirittura ne è la causa. 
Nel frattempo l'ISIS minaccia anche Roma, questo perchè probabilmente e finalmente ci saranno controlli che in una qualche misura contrasterà l'entrata facile di elementi terroristici, quindi potrebbe far venire quel desiderio all' ISIS di attaccare subito l'Italia prima che quel progetto di terrore anche per l'Italia sfumi. L'entrata facile tramite l'Italia ha messo a serio rischio anche il resto dell'Europa, oggi se ne vedono i risultati evidenti, la volontà di fare finalmente delle distinzioni fra migranti e terroristi non è mai troppo tardi, resta sempre però la questione principale cioè che comunque le culture Islamiche sono nettamente incompatibili con le culture occidentali, cosa evidenziata già in tempi non sospetti dalla nota giornalista e scrittrice  Oriana Fallaci, la quale per le sue affermazioni fu quasi tacciata di razzismo.  Oggi fra i probabili obbiettivi dobbiamo considerare l'apertura del Giubileo 2015 - 2016 perchè simbolo cristiano e quindi molto appetibile perchè  simbolo cristiano che colpito darebbe un forte clamore. Le minacce anche all'Italia comporta prendere delle misure di sicurezza che hanno un costo per l'Italia, per il Giubileo non parliamone proprio perchè già ci costerà moltissimo, ma ciò che non viene considerato è che si è già speso tantissimo per accogliere chiunque, accudirli ma poi fra loro ci sono coloro che ci mettono le bombe. Si potevano spendere le stesse cifre con dei controlli che avrebbero portato a delle riduzioni numeriche e magari ci sarebbero stati meno terroristi infiltrati fra i migranti. Avere un pensiero intelligente è sempre ora ma resta la vergogna delle vittime causate da quel buonismo stupido che non ha considerato che nella cultura islamica molte cose non sono previste e una di questa è l'integrazione, loro vengono per dominare, sovvertire e non per partecipare nelle società dei paesi di accoglienza.
Rago Alfonso

venerdì 13 novembre 2015

Ma l'Italia è a rischio terrorismo?




L'Italia è un paese che nonostante abbia dato un forte grido di allarme verso l'Europa per la questione migranti anche se  lo ha fatto puramente per una questione economica, ne ha ricevuto la più totale indifferenza da parte dei stati membri dell'unione, oggi se ne incominciano a pagare le conseguenze con l'attentato a Parigi con 158 morti fra bombe e sparatorie, un vero e proprio clima di terrore. La stragrande mole di persone che arriva in Italia è del tutto incontrollabile già per numero, ma la stupidità più totale sta nel fatto che i migranti possano scegliere di non farsi identificare, mentre l'identificazione è necessaria per stabilire chi entra nel nostro paese. Il non farsi riconoscere a mio avviso suona già come un marchio, però poi farli anche dileguare senza saperne traccia è molto pericoloso. Purtroppo l'Italia non è indenne agli attacchi terroristici islamici, questo dipende dalla mente criminale che in quel momento sta decidendo dove sferrare il proprio attacco, resta che l' Italia è stata minacciata, ma poi pare che il tutto sia sfociato in una bolla di sapone. Ma allora quali sono le motivazioni che spingono i terroristi ad evitare attacchi in Italia? La domanda  è molto banale ed ha una semplice risposta, ci sarà tempo anche per l' Italia, al momento è da evitare perchè ha, e deve continuare a tenere le porte ben aperte a tutti. Un attacco causerebbe degli interventi che le chiuderebbero quelle porte, però anche se gli altri paesi si sono comportati in modo scorretto verso l'Italia sulla questione migranti ciò non significa che dobbiamo avere la politica sciagurata del porte aperte a tutti, perchè poi a farne le spese ci sono le vite umane. Nei mesi passati ci è stato fatto quasi pesare  quella preoccupazione e quella sensazione dell'essere invasi, oggi quelle persone sono le stesse che mandano messaggi di cordoglio ai francesi, direi con molta ipocrisia. L'Italia non è indenne al terrorismo perchè paese ponte che deve tenere le porte aperte, ma l'Italia ha una responsabilità verso il resto dell'Europa e deve cambiare questa politica sciagurata d'accoglienza a tutti i costi e per tutti.
Rago Alfonso

domenica 8 novembre 2015

PERCHE' TUTTI CONTRO RENZI QUANDO SONO TUTTI COLPEVOLI



Perché Giudicate Renzi, mica è colpa sua se stiamo in una repubblica "Peronista". Vedete fu gettata giù una repubblica per farne una seconda ancora più corrotta e ancora più ingovernabile. Io spezzo una lancia a favore del signor Renzi sarebbe stato un ottimo presidente del consiglio se non fosse vincolato ai poteri "Forti di quel partito" e delle conseguenti "lobi" a lui collegate. Io ho detto che ci sarebbero stati meno danni se nel 2011 si andava al voto perché le cose e gli avvenimenti erano poco chiari e alcuni addirittura incomprensibili visto che ci siamo trovati un una situazione economica incomprensibile. Un anno prima dai fondi monetari eravamo i meno a rischio perché paese fatto di piccole e medie imprese e con pochissimi titoli "fallimentari" nei cavò delle nostre banche, l'anno successivo declassati, ma come era possibile! Poi si scopre pilotato (vedi inchiesta procura di Trani) la conseguenza di questo ci ha portato ad un governo "tecnico" che ha fatto la grande magia inspiegabile per tutti i paesi del mondo, distruggere il pilastro economico che reggeva l'Italia, la piccola e media impresa. Così stritolate da misure disastrose che hanno causato la chiusura di una grande parte di esse, si prendeva l'uovo oggi uccidendo la gallina che ne avrebbe dovuto fare altre domani. Di fatto lo si nega ma la realtà è un'altra, con le riforme che si stanno tentando di fare alla costituzione si sta palesemente cercando di fare la terza repubblica che francamente a me fa paura perché fatta da un parlamento con maggioranza risicata ma contemporaneamente non tiene conto delle opposizioni, soprattutto la cosa più grave è che questo parlamento non è espressione popolare perché non lo abbiamo votato noi. Qualsiasi presidente del consiglio, con questo sistema non può governare se la politica veramente tenesse a questo paese non ci doveva essere precluso il diritto al voto dal lontano risultato elettorale che portò sostanzialmente ad una parità fra i partiti concorrenti. Il voler governare con un governo di "minoranza" è stato un gravissimo errore, complici ne sono anche coloro che sono contrari a Renzi perché in nome del bene del paese appoggiarono quel governo "Bersani" e gli altri a susseguirsi, però oggi sono coloro che istigano le folle contro Renzi, mentre sono responsabili anche loro del "danno" che sta attraversando il paese. In conclusione un'altra elezione allora non era possibile per i politici, un altro voto era un danno economico! Peccato che ne è stato arrecato molto di più, se pensiamo che hanno continuato a rubare, hanno mantenuto privilegi, questo strafottendosene delle difficoltà delle famiglie e delle imprese ormai stroncate da un sistema economico essenzialmente compromesso e che va verso la bancarotta. La politica non cambierà i modi e gli atteggiamenti, questo ci distruggerà!
Rago Alfonso

sabato 7 novembre 2015

Ermes Mattielli dopo la sentenza muore e i suoi beni potrebbero non andare all'erede




Muore d'infarto Ermes Mattielli all'età di 62 anni condannato a risarcire 135mila euro ai due ladri che lo stavano derubando e a cui lui ha sparato, l'unico erede un  suo lontano cugino potrebbe rinunciare all'aridità qualora questa dovesse essere minore della somma a cui l'anziano signore era stato condannato al risarcire più 5 anni e 4 mesi di detenzione, mentre ai ladri fu dato soltanto 4 mesi. Quindi lo stato potrebbe restare  unico erede e  risarcire con la vendita dei beni che erano in possesso di Ermes. La vicenda ha indignato moltissimo gli italiani per due motivazioni, la prima è che in caso di furto si deve stare fermi non ci si deve difendere, ma attendere magari di essere uccisi.  Resta il fatto che in Italia attualmente c'è una mancata sicurezza diffusa e molte persone sono finite all'obitorio.  Di conseguenza  molti hanno scelto la strada del fai da te, o quanto meno sono molto favorevoli all'auto difesa visto che c'è assenza di sicurezza. La seconda cosa  è che agli italiani è la sentenza proprio non è piaciuta, infondo Ermes era al buio insieme a dei ladri e non sapeva effettivamente se fossero armati o meno e se quindi rischiasse la vita. Oltre a  questo c'è stata una profonda disparità di trattamento, i ladri hanno avuto solo 4 mesi anche se sono rimasti invalidi, questo può dispiacere, ma il punto è che la strada che si scegliere nel momento in cui  si scegie di commette un reato è una strada pericolosa, quindi percorrendola si è responsabili dei risvolti sfavorevoli, in questo caso ha causato invalidità fisica.  Mentre Ermes ha avuto 5 anni e 4 mesi più quei denari da pagare, fra la pena ricevuta e quella dei ladri c'è un mare di mezzo, tutto questo anche se lui non sapesse in quel momento con chi avesse a che fare. Oggi quella sentenza indigna profondamente,  è sentita particolarmente perché i ladri erano pure dei nomadi, perciò tutto questo risuona pure peggio, in questo brutto momento in cui gli italiani sentono moltissimo il problema immigrazione e la conseguente aumentata mancanza di sicurezza. Dire agli italiani dovete accettare chiunque, che dovete subire la molestia della rapina e stare fermi, altrimenti pagate è l'aver innescato una bomba che potrebbe nel futuro avere risvolti peggiori.
Rago Alfonso

venerdì 6 novembre 2015

Perchè scoppia proprio adesso Vatileaks 2


Papa Francesco torna a far parlare di se e in un intervista rilasciata il 27 ottobre al giornale olandese il "Straatnieuws"  ribadisce con dure parole un concetto: “Chi crede non può parlare di povertà e vivere come un faraone”, questo pochi giorni dopo che è scoppiato lo scandalo di Vatileaks 2.
Il concetto del Papa è duro e molto semplice e chiaro, “Se un credente parla della povertà o dei senzatetto e conduce una vita da faraone, questo non si può fare. Questa è la prima tentazione!”
Con queste parole il Papa risponde alle critiche che girano sui media rivolte ai cardinali, per il loro vivere nello sfarzo e nel lusso mentre predicano la povertà e l' umiltà al resto del mondo. Il papa si esprime nell'intervista il 27 ottobre 2015  e pochi giorni dopo vengono arrestati i cardinali implicati nello scandalo, cioè i soprannominati presunti "corvi" che vivono nel lusso, i quali pare abitassero addirittura in lussuosissime dimore fra i 600 e 700 metri quadri, oltre a benefici inaccettabili per una persona di Chiesa. Ma per Papa Francesco non è solo quella la tentazione è quindi la corruzione di alti esponenti della chiesa, lo è anche fare accordi con governi e implicarsi in trame politiche. 

Grosso modo di questo si parla in giro, ma alla base di tutto potrebbe essere stato pilotato lo scandalo per contrastare un tentato colpo di stato nei confronti di Papa Bergoglio e vi spiego perché...

la gente è poco attenta e bada troppo a quello che gli viene imboccato, basta guardare con un po' di cattiveria il punto della situazione. Che di fatto i vari cardinali vivano nel lusso più sfrenato, questo lo si è sempre saputo, ma perché proprio adesso salta fuori tutto questo, perché viene dato un risalto proprio dalla Santa Sede e dal Papa in persona in un'intervista? Oltre ad alcuni libri che descrivono la cosa ce ne sono stati sempre tantissimi episodi di corruzione  nei secoli, come del resto in tutti i luoghi di potere, proprio adesso doveva fare scalpore? Dobbiamo tornare un po' indietro per capire, cioè all'epoca di Benedetto XVI il quale ufficialmente abdica per motivi di salute, ma va guardato  oltre questo. La Chiesa attraversava un brutto momento perché travolta da scandali che l' avevano resa impopolare e poco credibile( e su questo Benedetto XVI, persona molto rispettabile e umile ha capito che non poteva ne avere le forze e ne i numeri per contrastare), serviva un Papa con una buona salute e che fosse stato in grado di ridare dignità e credibilità alla Chiesa. Molti Cardinali hanno votato Papa Francesco perché tratti in inganno dalla profonda bontà e dal sorriso di questa persona, poteva essere quella persona manipolabile, si poteva ottenere contemporaneamente benevolenza della gente senza rinunce, non si era mai visto un conclave così veloce. Non avevano calcolato che a fianco alla bontà di Bergoglio ci fosse una profonda fede e per questo una profonda intransigenza verso alcuni comportamenti sbagliati. La frase che la Chiesa doveva essere una chiesa povera per i poveri a molti nella Chiesa è suonata come la solita frase detta per colpire, in realtà non avrebbero mai pensato che quella persona oltre a dirla la pensa pure, ma è anche  fermamente intenzionato a farne corrispondere ai fatti. Da questo nei mesi a susseguirsi ne sono derivati vari attacchi trasversali contro il Pontefice, lo abbiamo visto dapprima nella lamentela dei Vescovi e dei Cardinali per essere un Papa troppo severo, poi è stata messa in giro la voce che fosse malato di cancro allo scopo di rendergli sia debolezza, ma anche per crearsi un futuro alibi in caso si riusciva a buttarlo giù dalla sella.  Poi gli attacchi continuano con la storia di Monsignor Krzysztof Charamsa, persona francamente usata per quel losco scopo di  creare ancora debolezza nella Chiesa e quindi per far abdicare il Papa, questo  guarda caso qualche giorno prima dell'inizio del sinodo proprio sulla famiglia. Salta fuori lo scandalo  perché lo ha voluto Bergoglio per disfarsi da quelle persone a lui ostili e quindi incompatibili col suo modo di pensare,  una chiesa rigorosamente sobria e che sia dignitosa e non corrotta, cosa che molti non piace e non avevano programmato. In fine credo  che a questo punto debbano fuggire, perché la gente è con Bergoglio e non con i corrotti!

Rago Alfonso