mercoledì 27 maggio 2015

Google risponde agli editori Fieg



In un comunicato Google risponde alla Fieg di Mario Costa: noi non rubiamo i contenuti a nessuno siamo stati e saremo sempre disponibili a trattare con gli editori come abbiamo sempre fatto, sia in  Italia che in altri paesi, quindi bisogna basarsi su dati concreti e serve sincerità da entrambi le parti.
D' Asario quindi replica a Fieg, contestando la questione che riguarda l'uso di contenuti da parte di Google, spiegando che il motore indicizza i contenuti allo scopo di farli trovare agli utenti nella ricerca, ma sono allo studio nuovi prodotti prodotti editoriali.
C'è poco da dire la Google risponde in modo quasi simile a come abbiamo detto in un nostro precedente "articolo", in cui noi diciamo come la pensiamo con  una breve frase :<< Ma  che si inventano!>>, perchè prima di spararle grosse bisogna documentarsi, poi come dice Google ci vuole sincerità, grazie al motore ed altri motori della concorrenza i gruppi editoriali fanno dei ricavi. Lamentarsi non è da persone sincere, se pensiamo che senza i motori come Google che indicizza i contenuti editoriali resterebbero sulla carta stampata, che per quanto oggi romantica e nostalgica per alcuni, non porta molti guadagni equiparabili  a  quelli derivati dal Web, per quanto riguarda i giornali.
 Noi ripetiamo che si inventano, ci vuole intelligenza, e quindi capire come funziona, bisogna capire che se il motore li usa  i tuoi contenuti, devi dire: "e menomale"! Perchè li fa vedere a più gente possibile. Poi diciamolo  chi entra nei siti, dove sono pubblicati i contenuti, vede quelle belle pubblicità pagate da Google ed altri, quindi fanno dei ricavi appunto tramite i motori.  In oltre e termino, la dice lunga l'affermazione: siamo allo studio di nuovi prodotti, Google potrebbe porre dei paletti sul motore e la Fieg si attacca al tram.

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