giovedì 14 gennaio 2016

BCE mette15 banche italiane sotto vigilanza diretta per rischio tracollo



Fonte immagine:confidential Europe  



La BCE aggiorna la lista delle banche che hanno un rilievo significativo per il sistema economico europeo, quindi soggette a vigilanza diretta da parte dell'Eurotower. Sale il numero delle banche in difficoltà con questo nuovo aggiornamento a 129 istituti finanziari a rischio tracollo, fra cui 15  istituti di credito italiani. Fra le banche in serie difficoltà troviamo: Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco Popolare, Banca Popolare dell'Emilia Romagna, Banca Popolare di Milano, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Barclays Italia, Credito Emiliano , Iccrea Holding, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Unicredit, Unione di Banche Italiane, Veneto Banca. Questo perché in Italia stiamo meglio e ci stiamo riprendendo.

Draghi invita alla prudenza nelle politiche di distribuzione dei dividenti con una lettera da lui firmata, con le seguenti raccomandazioni: "La remunerazione agli azionisti deve tener conto di presupposti conservativi e prudenti in modo che l'istituto soddisfi i rilevati requisiti di capitale".

la questione difficoltà banche è una grossa spina nel fianco per la ripresa italiana, perché se pensiamo che mai come adesso si erano viste così tante banche in difficoltà che azzerano tutti i dati favorevoli per l'Italia in materia economica, pensate che neanche durante la crisi profonda iniziata nel 2007 e al culmine nel 2011 per l'Italia si erano si era reso così debole il sistema bancario italiano. Ultimamente siamo stati bombardati da una miriade d'informazioni riguardante lo scandalo del banco Dell'Etruria che ha coinvolto il ministro Boschi messa alla gogna mediatica fino a conferire in parlamento e a subire la votazione di una sfiducia proposta dalla minoranza e che poi non è andata a buon fine. Con il caso della banca dell'Etruria sono stati bruciati i risparmi di moltissimi italiani fino a ridurre intere famiglie sul lastrico, vi sono inchieste in corso proprio per le forti scorrettezze nella vendita di titoli che poi si sono gettati nel cestino con un decreto che ha salvato la banca ma non centinaia di risparmiatori truffati. Ma anche se eclatante la questione baco Dell'Etruria facciamo un passo indietro nel 2012 guardando quella lista, vi salterà all'occhio la prima candidata alla lista nera rischio tracollo, si si tratta della Banca Monte dei Paschi di Siena, ma nel 2012 non era stata soccorsa dell'allora governo Monti suscitando l'indignazione degli italiani? Allora non vi era un conflitto d'interesse? Cosa ne hanno fatto di quella sostanziosa refosta di denaro da parte del governo Monti? Oggi ritroviamo quella banca ancora più rovinata di prima! Quello che non va in Italia è lo sconsiderato uso del denaro pubblico. In effetti può capitare che per degli errori un istituto di credito si trovi in difficoltà e per far reggere il sistema economico del paese va sicuramente aiutato, questo senza danneggiare i risparmiatori come nel caso della banca dell'Etruria, ma ciò non debba ripetersi! Perché continuare e perseverare nell'errore tanto poi paga il contribuente italiano non va bene, non è giusto, anche perché  le banche italiane durante la crisi non hanno aiutato nessuno! Pur avendo avuto liquidità da parte dell'unione monetaria, questo come misura a sostegno. I fondi sono rimasti nei loro cavò e non si sa dove sono andati a finire! Noi italiani abbiamo una forte indignazione, dobbiamo privarci di tante cose quando per quello che paghiamo dovremmo tenere le strade lastricate di mattonelle d'oro! Il debito pubblico, le difficoltà degli italiani derivano da cose fondamentali quali la cattiva gestione da parte della politica impelagata  con lobi fra le quali quelle bancarie e di varie spartizioni di privilegi gestionali sconsiderati che poi alla fine portano alla rovina l'Italia! Matteo Renzi il non votato principe dagli italiani a parole era partito bene, ma poi il confronto con la realtà politica e delle scelte di partito lo hanno fatto naufragare in quel mare di scelte sbagliate che si rifanno a quella vecchia politica di spartizione di poteri e di denaro alla faccia degli italiani! In un momento economico favorevole che da dei frutti in materia di ripresa pessimi se pensiamo che poi quei segni positivi attuali confrontati al resto dell'unione fanno ridere. Il più + 2% in più del debito pubblico quando prima saliva del + 8 %  va bene, però se guardiamo molti paesi che hanno il - 0.5% di aumento, il nostro + 2% non è un dato buono ma è un disastro! Se guardiamo il nostro + 3% di crescita è un dato positivo, ma se pensiamo che ci sono paesi che superano + 8% di crescita per noi è un altro disastro, non una conquista! In un momento economico favorevole, con i prezzi del petrolio ai minimi storici, tutti i paesi hanno il vento in poppa noi per arrancare dobbiamo remare, questo per scelte sconsiderate!

Rago Alfonso










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