venerdì 11 marzo 2016

Patatine fritte precotte e congelate? Belle, perfette e cancerogene





Siamo ormai abituati a prelevare le patatine fritte facili e perfette dal banco del surgelato del supermercato, belle facili e rapide, senza più quel fastidio di pelare , pulire lavare e affettare, insomma una gran fatica che viene risparmiata, e poi sempre quel rischio fastidioso che la frittura non venga croccante. Invece le patatine precotte sono belle e cancerogene, è meglio un pò di lavoro in più, consumare quelle precotte è un grosso danno per la nostra salute, contengono una sostanza cancerogena che già normalmente si sviluppa nella cottura delle patate fritte, si chiama l’acrilamide. Le alte quantità di acrilamide  sono spiegate dal modo con il quale viene trattato in modo industriale il prodotto fino alla congelazione finale, lo spiega il dottor Donald Mottram il quale ha fatto una ricerca su questi prodotti e afferma che un processo che include la selezione delle patate, il taglio, l'aggiunta di zucchero, l'essiccazione, la frittura e il congelamento, combinato alla cottura finale  ( fatta fra l'altro con un olio differente da quello usato per la precottura) che dona il colore, la consistenza e il sapore che i consumatori amano, provoca alte concentrazioni di questa sostanza cancerogena. L'acrilamide si forma naturalmente durante la cottura di molti prodotti alimentari, ma secondo il dottor Donald Mottram  la formazione di acrilammide nelle patate fritte è inevitabile.

Quindi è bene evitarle, caricarsi di qualche fastidio in più e non consumare patatine precotte e surgelate. Ma c'è un altro aspetto che dobbiamo considerare e che viene ampiamente sottovalutato, ma anche taciuto ed è il seguente: Normalmente ormai nella ristorazione le patate precotte e surgelate hanno sostituito totalmente le patate tradizionali, oggi nella ristorazione si adoperano solo patate precotte è congelate, ma si tratta di un prodotto industriale per ristorazione e che dell'etichetta il consumatore finale non avrà mai nessuna informativa.

Rago Alfonso

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