Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso il 29 novembre dello scorso anno il figlio di 8 anni, Loris, a Santa Croce Camerina, nel ragusano, e per questo detenuta nel carcere di Agrigento, ha chiesto e ottenuto di essere ascoltata dal magistrato.
Presenti al colloquio gli investigatori di carabinieri e polizia, con il capo della squadra mobile Antonino Ciavola, incaricati dalla Procura ragusana per le indagini sull'omicidio del piccolo. La Procura è rappresentata dal sostituto Marco Rota.
«Non ho ucciso io mio figlio, trovate il vero colpevole», ha ribadito Veronica Panarello. E ha invitato il marito a chiedere il divorzio: «Se non crede alla mia estraneità al delitto come fa a tenersi una moglie che ritiene l'assassina di suo figlio? Sia allora conseguente».
«Posso avere sbagliato nel ricordare il percorso, confuso qualche strada, che non è importante, ma è certo che io Loris l'ho accompagnato a scuola». La donna al magistrato della Procura di Ragusa, che ha delegato le indagini alla polizia di Stato e ai carabinieri, ha «manifestato dubbi su comportamenti di alcune persone», ma, ha precisato di «non accusare alcuno», nè di «sospettare chi possa avere ucciso Loris».
FONTE IL GAZETTINO
Veronica Panarello, la donna accusata di avere ucciso il 29 novembre dello scorso anno il figlio di 8 anni, Loris, a Santa Croce Camerina, nel ragusano, e per questo detenuta nel carcere di Agrigento,
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