lunedì 1 giugno 2015

Alcune cose che determinano l'anti politica




Da anni l'italiano medio è stato visto dalla politica come un fesso, si è dato sempre per scontato che poi alla fine le chiacchiere avrebbero poi comandato la matita  nelle cabine elettorali, questo è andato bene finchè le cose andavano relativamente bene, o quanto meno accettabili. Gli italiano non sono stati mai dei fessi, tanto che sono molto apprezzati nel mondo per genialità e quindi inventiva. Gli italiani hanno sempre considerato il politico come quel elemento truffaldino, ma poi sotto certi aspetti comunque serviva per governare il paese,  basta pensare ad un film parodia della politica italiana fatto da Ciccio e franco ed alcuni del fu Antonio De Curtis in arte Toto' per capire come gli italiani hanno sempre capito che la prima qualità del politico è la chiacchiera truffaldina, la hanno sempre vista come una tradizione italiana assuefacendosi ad essa, tanto alla fine poi si stava bene, inoltre  diciamola la veritò c'è quell'espressione che tutti fanno prima o poi: << sono tutti uguali>>. Tutto questo è andato bene fino al 2009 quando si prospettava una crisi profonda e si è minimizzato su essa, si è pensato alle vacche grasse del momento e a non le probabili vacche pelle e ossa che si prospettavano. In quegli anni si è detto entro il 2011 si sarebbe usciti dalla crisi, infondo l'Italia è un paese di piccole è medie imprese, ha pochi di quei titoli, ed è meno soggetta ad  avere danni  derivati dalla crisi che sta arrivando. Così non è stato, anzi nel 2011 abbiamo fatto davvero il botto, un po' per inadempienza della politica, un po' perchè ci sono state trame oscure che ancora non vengono chiarite. Crolla il governo nel 2011 con  lo spread alle stelle e arriva il Governo Monti, un grande prestigiatore, non c'è che dire, ha saputo fare la magia di far piombare il nostro paese in una crisi più profonda del dovuto, pur essendo quel paese che secondo le previsioni mondiali doveva essere quello meno danneggiato, appunto perchè era fatto di piccole e medie imprese. Il prestigiatore Monti ha saputo fare la magia di distruggerle e far crollare ancora di più l'Italia. L'anti politica esplode definitivamente il 2011, quando il grande urlatore Grillo esce dal suo blog e crea un movimento, poi entra in politica, da quel momento ne sono state dette tante, dal "pagliaccio" al "comico e al pazzo", mentre qualcuno gli ha chiesto persino di fare il suo mestiere, cioè quello di fare spettacolo e di non impacciarsi di cose che non capisce, ma a molti la realtà li ha puniti, Grillo essenzialmente ha vinto le elezioni, mentre a mio avviso  ha solo cavalcato quell' onda dell'anti politica, quel malessere diffuso che il mondo politico non focalizza o non vuole. Torniamo al fatto che i politici  non hanno rispetto dell' intelligenza dei propri elettori, considerandoli influenzabili quindi fessi.  Alla fine Grillo non ha fatto nulla di diverso che hanno fatto tanti politici all'inizio, ma poi persi per strada, lo ha fatto Berlusconi con la sua scesa in campo con Forza Italia, basta ricordare l'entusiasmo e l'enfasi e quante parole sono state dette dai palchi. Lo ha fatto Bossi con la Lega, anche lui perso per strada, attualmente ripone la speranza  speranza in  Salvini. Ci ha provato persino il Pd a portare quel venticello fresco con Renzi, ma ormai tutti lo hanno capito che anche per questo tentativo è un fallimento. L'Italia vive un momento faticoso, con una politica inadeguata e fallimentare, che determinano sentimenti anti politici. Si parla tanto di forbice, quella forbice fra classe media , poveri e ricchi, quella forbice non si è allargata, ha tagliato via proprio la parola classe media, sogno italiano, perchè il polo italiano è un popolo che si accontenta, non ambisce a ricchezze eccessive, ambisce a quella sicurezza di avere dei diritti che sono:un lavoro,  famiglia, istruzione, sicurezza e il diritto alla salute. Durante quel 2011 con quel  governo Monti messo a posticcio invece di votare si è tagliata via la parola classe media, lasciando il divario fra la classe povera  e classe ricca, fra cui guarda caso i più ricchi d'Italia  fanno politica. Se tutto questo lo si dice ad un politico ti risponde che si sta facendo della demagogia, è strano come racchiudono in quella parola tutto ciò che è di vero e di scomodo. L'anti politica non è demagogia è figlia di un malessere e di un paese persino troppo moderato e troppo paziente , diciamolo questo per fortuna. Non servono "tentativi", come quelli di Berlusconi prima della precedente campagna elettorale con l'uso di Alfano prima della precedente campagna elettorale, poi la défaillance di Alfano  durante il governo Letta, sembrando quasi una precedente replica e quindi il clone di Fini. Non c'è bisogno di grandi urlatori come Grillo, pur avendo molte ragioni e buoni intenti, serve la certezza di un futuro vero, perchè il paese è in rotta di collisione fra livelli sociali troppo differenti fra loro per una società moderna. Credo riporre delle speranze in questa classe politica è inutile, il botto  poveri noi è inevitabile. Saremo quindi a quel  punto alla terza repubblica, e questa non è una fantasia, auguriamoci solo che sia quella luce che intravedi quando sei in un tunnel e che non sia come  la seconda repubblica, perchè era il treno quello che arrivava e non l'uscita dal tunnel.

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