venerdì 19 giugno 2015

Immigrazione, lavoro ed evasione fiscale






Se apri l'argomento immigrazione clandestina, sbarco e lavoro nero ti tacci dell'appellativo di razzista, questo per una certa area, quella dell'accoglienza a tutti i costi. Sarà pure giusta eticamente e soprattutto umanamente giusta, ma ci dobbiamo a questo punto porre anche degli interrogativi. E' matematicamente possibile accogliere mezzo pianeta, dargli da mangiare, accudirli insomma. Da premettere tutto questo, senza copertura finanziaria e logistica da parte  della bella Europa, che è la prima ad imporre regole all'Italia, ma l'ultima ad intervenire quando il paese Italia ha dei problemi, è una sorta del dare senza poi alla fine ottenere nulla e se lo si ottiene lo si restituisce con gli interessi. Tutto questo è agghiacciante se pensiamo che è voluto e favorito da alcune correnti politiche, che quando si tratta del proprio popolo è contraria all'assistenzialismo, tanto che negli ultimi anni ha tagliato proprio su scuola, lavoro, famiglia, sanità e sicurezza, cioè si tagliano dei fondi necessari, poi si usano risorse negate agli italiani che "pagano le tasse". Questo per sostenere una catena di Sant'Antonio insostenibile, che è appunto lo sbarco incontrollato e l'assistenza di chi sbarca. Qua non si tratta di razzismo o meno, si tratta di sopravvivenza per il proprio popolo. Svenderlo per ottenere poi dei consensi elettorali da parte di exstracomunitari poi naturalizzati non è giusto, non è sostenibile. Però c'è un altro aspetto scomodo che non viene mai evidenziato, è l'evasione fiscale che c'è dietro al lavoro nero di moltissimi exstracomunitari, che magari prendono il sussidio giornaliero, ma poi vanno a vendere prodotti falsi che danneggiano in made in Italy. la cosa comica è che una volta il mercato del falso se pur danneggiava le imprese veniva fatto in Italia, i ricavati andavano ad un mercato italiano, mentre adesso vanno al mercato cinese. La cosa che nessuno calcola è che l'evasione fatta dagli italiani, se pur disonorevole, illegali e tutto il resto, è un evasione che poi alla fine, anche denaro illegale viene reinvestito in Italia. Mentre l'evasione e lavoro nero fatto da chi entra a far parte della nostra comunità è una vera e sottrazione di fondi, che poi vengono destinarli a paesi nativi degli exstracomunitari. Questa non è eresia,  se pensate che il ricavo da lavoro non regolare, poi viene spedito nei paesi originari. Una grande colpa comunque la tengono anche gli italiani, che preferiscono assumere "in nero" exstracomunitari per sottopagarli e quindi risparmiare,anche perchè assumere italiani significa fare un matrimonio da cui poi un giorno prima o poi dovrai divorziare. Altre colpe vanno cercate in chi dovrebbe controllare, spesso il lasciar correre poi porta a irregolarità diffusa. Insomma c'è molto da dire  e sembra quasi che io voglia sfondare delle porta già aperta. Pensiamo realmente che lasciare lo sbarco incontrollato e l'entrata incontrollata di  exstracomunitari sia  sostenibile? Davvero è giusto danneggiare lavoro e imprese degli italiani? Davvero sia possibile sostenere questo senza nessun aiuto economico esterno? La risposta è certo che è no! Ma si prosegue con la linea dell'accoglienza indiscriminata a tutti i costi e senza controllo, visto che  poi ci sono  anche gli ultimi avvenimenti che riguardano: emergenza sanitaria cioè "ebola" e lo sbarco di 30 terroristi, che puntualmente si sono dileguati per chi sa quale destinazione, magari italiana. Seriamente a questo punto dobbiamo pensare che non si tratta  di razzismo, ma di mamma qualcuno ci aiuti! Poi  se lo è, non è nei confronti di chi viene in Italia,  lo è nei confronti degli italiani, che devono subire, pagare, non ottenere nulla, mentre quando poi si arrabbiano devono essere zittiti con l'appellativo di "razzista".
Ricordo in oltre che l'ultima scelta, cioè quella di tassare ulteriormente un settore già in estrema crisi, come quello dell'agricoltura, dove basta un capriccio atmosferico per rovinare i guadagni di un anno,  allo scopo di creare ulteriori risorse da destinare magari in parte all'utilizzo sopra descritto è davvero deplorevole, ingiusto perchè colpirà ancora una volta il cittadino italiano che avrà nuovi aumenti dei prodotti ortofrutticoli, di cui molti già in larghissima parte sono costretti ad evitare!
R.A.

Nessun commento:

Posta un commento