giovedì 24 dicembre 2015

Facebook è una comunità virtuale basata sulla tolleranza e il rispetto


Facebook è una comunità virtuale basata sulla tolleranza e il rispetto che può insegnare molto, questo punto lo ha ribadito lo stesso Mark Zuckemberg in un messaggio personale dal suo profilo nei giorni dopo l'attentato di Parigi. Mister Facebook ha detto con chiare parole: Voglio aggiungere anche la mia voce a sostegno dei mussulmani nel mondo. Dopo l'attacco di Parigi e l'odio riversato questa settimana posso immaginare la paura dei mussulmani ed il timore di essere perseguitati per colpa di azioni fatte da altre persone. Da ebreo i miei genitori mi hanno insegnato che dobbiamo resistere contro ogni provocazione. Anche se oggi un attacco non è contro di noi potrebbe esserlo domani, gli attacchi alla libertà con il tempo poi fanno del male a tutti. Se state nella nostra nostra comunità Facebook da mussulmani voglio dirvi che siete benvenuti, perchè ci batteremo per far si che i vostri diritti vengano rispettati perchè vogliamo creare un ambiente tranquillo e sicuro per tutti. L' arrivo di un bambino ci ha dato tanta speranza,  l'odio di alcuni può farci cadere più facilmente nel cinismo. Non dobbiamo mai perdere la speranza. Finché stiamo insieme e vediamo cosa c'è di buono negli altri, possiamo costruire un mondo migliore per tutti gli esseri umani (tradotto e adattato senza stravolgere il significato del messaggio). Questo messaggio da molti potrebbe essere frainteso, in realtà Zuckemberg dice una cosa molto chiara,  dopo l'attentato di Parigi si sono riversate una marea di attacchi e una marea d'informazioni  negative  contro chi non centra nulla, magari molti  islamici condannano sicuramente ciò che è avvenuto a Parigi. Nel suo messaggio quindi c'è un richiamo alla tolleranza, perchè si può essere tranquillamente  mussulmani oppure no sul social, purchè si rispettino le regole di tolleranza e di non violenza, ma sopratutto bisogna cercare ciò che c'è di buono in ogni cultura per migliorare e non per distruggere. Il messaggio di Zuckemberg è un messaggio d'amore e di pace. Facebook può essere un mezzo per capire ed educare gli altri al rispetto della nostra cultura e dei nostri sentimenti, è un mezzo che ci mette un pò tutti a confronto questo senza violenza, perchè sul social bombe non ne puoi sganciare chiudendo ogni dialogo come succede nella realtà materiale. Su Facebook puoi tranquillamente festeggiare il Natale senza che nessuno ti dica nulla, puoi esprimere le tue opinioni però senza ledere la dignità di altri, come puoi essere tranquillamente mussulmano, dire la tua e festeggiare ciò che riguarda il Corano, questo anche per tutte le altre culture e gli altri credi religiosi. Facebook è una comunità virtuale che impone rispetto ed integrazione, principi senza i quali vieni cacciato dalla comunità.  In Italia si è partiti con il concetto e il presupposto sbagliato che noi italiani preventivamente siamo contrari ad altre culture e che noi italiani dobbiamo adeguarci sacrificando la nostra cultura, in poche parole buttiamo  la benzina sul fuoco, soprattutto nel momento in cui si è scelto  di eliminare dei pezzi di tradizioni che a opinione  di pochi poteva offendere. Questa posizione sbagliata ha soltanto minato l'accettazione da parte degli italiani e l'integrazione da parte di chi proviene da altre colture, c'è stato un taglio netto a separare le parti nel momento in cui si sono fatte delle scelte di propaganda a favore o contro l'integrazione. Si doveva lasciare che questo fisiologicamente avvenisse perchè l'italia è un popolo moderato. In Italia  non ci sono solo cristiani, da sempre abbiamo avuto una convivenza "civile" con altre culture e altri credi religiosi provenienti da  comunità come ad esempio quella ebrea o dei Testimoni di Geova, evangelisti, mussulmani ecc. ecc. Non mi pare di aver mai sentito che le altre comunità storiche che risiedono in Italia abbiano mai chiesto la rimozione di simboli religiosi come il Natale e il Crocefisso dalle scuole, effettivamente anche le comunità islamiche (tranne qualche caso di qualche estremista) non hanno mai manifestato ostilità verso la cultura religiosa cristiana degli italiani. Ma allora di cosa stimo parlando? Parliamo di strumentalizzazione, di chi ha interesse che ci sia una forbice molto aperta che divida, questo per scopo politico sia da parte della sinistra che vuole accaparrarsi i voti dei futuri naturalizzanti che delle destre che sfruttano il sentimento nazionalista per rastrellare voti, non c'è che dire una bella banda d'ipocriti che hanno messo a rischio la stabilità di una nazione intera.

Rago Alfonso





















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