domenica 2 luglio 2017

Così anche la Francia sui migranti prepara la vasellina per l'Italia, lo spiega DI Maio

"Ormai le nubi si diradano e si comincia a capire chi nel Movimento 5 stelle alle prossime elezioni sarà il leader che verrà candidato per la presidenza del consiglio. Lo vediamo chiaramente in questo video messaggio di Di Maio rivolto al presidente francese Macron. Luigi Di Maio in questo video non parla  da componente del Movimento 5 Stelle semplice ma da vero è proprio Leader futuro candidato presidente del consiglio. Un messaggio simile normalmente lo da un candidato presidente del consiglio, quindi è chiaro che la candidatura sarà sua. Nel messaggio Di Di Maio mandato a Macron capirete in modo chiaro che anche la Francia si accinge a darci la vasellina, a non voler far anche suo il problema immigrazione,  ci rimanda indietro i migranti che hanno passato la frontiera e così per l'ennesima volta restiamo soli con il problema migranti come se non facessimo parte dell'unione."
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Di Maio a Macron: "Caro presidente Macron, noi non ci conosciamo, non abbiamo mai avuto l'opportunità di conoscerci, ma voglio approfittare della potenza del web per inviarle questo messaggio, circa 80% dei migranti che arriva in Europa passano per l'Italia, è un calcolo semplice, dei circa novantamila migranti sbarcati nel 2017, circa ottantamila sono approdati in Italia, questo perchè l'Italia è alla frontiera dell'Unione Europea e le coste dell'Italia sono le frontiere dell'Unione Europea. Molte di queste persone vogliono raggiungere il suo paese, o la Germania, o i paesi del nord Europa ma non gli è consentito perchè esiste un muro nei trattati, si chiama regolamento di Dublino 3 e non consente ai migranti che arrivano in Italia di poter varcare il confine italiano e arrivare in altri paesi dell'Unione Europea. A causa del regolamento di Dublino 3 l'Italia deve farsi carico di questo fenomeno migratorio che ha dei numeri spropositati da sola. Circa i due terzi che arriva in Italia non è un migrante che scappa da persecuzioni o da conflitti, è un migrante economico e quindi non potrebbe neanche stare qui, per i trattati internazionali dovrebbe essere rimpatriato, però questo non perchè le procedure d'identificazione sono complesse e lente. Lei sa bene che, l'Italia si fa carico per il 98%  della spesa dell'accoglienza di tutti questi migranti, gli italiani l'anno scorso 4,5 miliardi di euro a fronte di soli 100 milioni di euro che venivano dall'unione europea, delle briciole. Noi chiediamo all'Unione Europea, all'Europa invece di farsi carico non solo di questa spesa ma di questo fenomeno che inevitabilmente coinvolge per ragioni geografiche l'Italia che è alla frontiera dell'Unione Europea, ma che proprio perchè è paese membro deve essere aiutato da tutti. Pochi mesi fa ho lanciato un allarme circa le operazioni di salvataggio che avvengono nel mediterraneo ad opera di alcune imbarcazioni delle organizzazioni non governative. Il procuratore di Messina aveva lanciato un allarme ancor più grave, e cioè ha messo in guardia gli italiani dal fatto che, alcuni scafisti, alcuni mercanti di uomini, trafficanti di uomini, potessero stare finanziando alcune imbarcazioni delle organizzazioni non governative battenti bandiera straniera. Noi avevamo proposto una cosa molto semplice, avevamo proposto di non fare approdare nei nostri porti le imbarcazioni di organizzazioni non governative non trasparenti, quelle che non esibiscono i bilanci, quelle su cui ci sono ombre e su quelle che hanno bandiere di paradisi fiscali. Non siamo stati ascoltati, siamo stati definiti razzisti, poi qualche giorno fa il ministro dell'interno di questo governo ha deciso di chiudere i porti alle organizzazioni non governative e alla imbarcazioni battenti bandiera straniera, peccato che però ne l'Unione Europea e ne lui siano passati dalle parole ai fatti. Presidente Macron, dopo la sua vittoria in Francia tutti hanno parlato di vittoria dell'europeismo, lei è definito un europeista, ma mi permetta di dirle che siamo tutti bravi a fare gli europeisti con le frontiere degli altri e in particolare con le frontiere italiane. Lei ha detto che non aiuterà l'Italia per l'80% dei migranti che si trovano in Italia, ovvero migranti economici, sta accompagnando molti migranti che si trovano sul suolo francese alla frontiera francese con l'Italia, a Ventimiglia. Presidente Macron noi ci aspettiamo dai francesi e dalla Francia ben altro aiuto e supporto rispetto, quello dichiarato da lei e dimostrato da lei. Noi non possiamo permetterci di essere così europeisti come lo è lei, noi abbiamo novemila chilometri di costa e l'80% dei migranti che sbarca in Italia sono tutti migranti economici. Il problema come sa è l'identificazione di queste persone che arrivano in Italia, dobbiamo identificarli, dobbiamo capire se sono migranti economici o rifugiati, e solo dopo potremo inviare al suo paese i profughi e non i migranti economici, ma il nostro grande problema come paese, e l'Italia non ce la fa, è l'identificazione di queste migliaia e migliaia di migranti, solo in quarantottore negli ultimi giorni ne sono arrivati circa dodicimila. Noi ci aspettiamo dall'Unione Europea una mano proprio su questo, sulle procedure di identificazione, queste procedure a volte in Italia durano mesi, a volte durano anni (w l'inefficienza. questo lo dico io) e noi abbiamo bisogno di velocizzarle attraverso un supporto dell'intera Unione Europea, che sostenga queste procedure e ci aiuti a svolgerle nel migliore dei modi. Noi non vogliamo essere definiti eroi, vogliamo un aiuto concreto come popolo italiano perchè ci sentiamo parte dell'Unione Europea, soprattutto contribuiamo al bilancio dell'Unione Europea. E' ora che tutta l'Europa si faccia carico del problema migrazione, del problema immigrazione. Non possiamo più nasconderci, non si può fingere che l'Italia non sia il porto dell'Unione Europea e che stia ricevendo un numero astronomico di migranti. Presidente Macron è arrivato il momento del coraggio, è il momento di dimostrare veramente se esiste ancora un Unione Europea, mettiamoci tutti in marcia per risolvere il problema dell'immigrazione, mettiamoci tutti in marcia come piace dire a lei."

Il punto:
Il punto è che lasciare la patata bollente all'Italia fa comodo perchè ha un costo, tutti ipocritamente lasciano il problema all'Italia come problema italiano, però si chiede tutto il resto da rispettare, come anche il debito pubblico, questo perchè paese componente l'unione economica. Tutto questo costo va incidere sul debito pubblico italiano e ancor più onerosi saranno nel futuro gli interessi che il popolo italiano deve pagare. L'italia per far fronte alla spesa migranti preleva i fondi dall'unione monetaria, gli vengono restituite delle briciole, per poi caricare il resto sul debito pubblico, quando poi scandalosamente la politica non chiede in sede comunitaria che  almeno gli interessi vengano depennati, questo non lo dice neanche il signor Di Maio. Oltre a chiedere aiuto, sia logistico che economico, l'Italia dovrebbe chiedere che sul  costo e gli interessi del denaro usato per l'emergenza migranti non venga applicato nessun costo o onere oltre alla restituzione, il problema italiano del debito è appunto l'interesse che inesorabilmente ogni anno innalza quella soglia di vulnerabilità economica italiana, che poi si ripercuote sugli italiani con aumenti o applicazioni di nuove tasse.
Per l'Europa a due velocità della Merkel non ci può essere una velocità che permette lo sviluppo di alcuni paesi e un'altra velocità che porta a razzo in un burrone l'Italia!
Rago Alfonso

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