domenica 22 marzo 2020

Coronavirus non è qualcosa all'improvviso

E ancora credete alle stupidaggini che ripetete come pappagalli! Il coronavirus non è che scoppia dal nulla oggi in Cina e poi in Italia successivamente. Si parla di coronavirus già dal 2012, quando in Arabia Saudita viene ricoverato un signore che manifestava sintomi di fiato corto, febbre e forte tosse. Eppure l'uomo non aveva mai manifestato precedenti problemi respiratori così gravi ne tanto meno dipendevano dal fatto che fumasse, dal momento che non era un fumatore. Ali Mohamed Zaki è il dottore che lo prese in cura e che analizzando in laboratorio trova un virus sconosciuto sui polmoni del paziente. Successivamente dei campioni vengono mandati in Olanda al prof. Ron Fouchier, del centro medico Erasmus di Rotterdam che lo identifica come il coronavirus che oggi conosciamo come quello cinese e che sua volta invia dei campioni nel maggio del 2013 al virologo olandese professor Frank Plummer, direttore LMN in Canada. Da qua poi parte la storia dell'arrivo misterioso in Cina dei contenitori al laboratorio per la sicurezza biologica di Wuhan che secondo alcune indiscrezioni dal Canada siano stati rubati da medici cinesi e inviati Cina, dove misteriosamente non si sa perché è iniziato il patatrac. Insomma il mondo scientifico, al di la di complotti e spionaggi o armi batteriologiche, conoscono il coronavirus già da 7 anni (senza contare il caso in Arabia) e non si è trovato un vaccino, nulla, il buio più totale? Mi ricorda chissà perché l'HIV, dove ancora si brancola nel buio per un vaccino, poi essenzialmente. Eppure non parliamo di virus complicato come quello dell'HIV che colpisce il sistema immunitario non sapendone come è perché (o quasi). Qua parliamo del tipo influenzale ma pericoloso. Ma allora se pur un virus influenzale costantemente muta, una bozza di vaccino o antidoto vi doveva essere non credete? E visto che siamo autorizzati ad essere cattivi, se non c'è dopo sette anni che a memoria si conosce il virus, vuol dire che se le case farmaceutiche parlano di medicinale ma mai di vaccino, siamo difronte alla stessa cosa che si sta facendo a mio avviso con L'AIDS. Vi vendono un medicinale ma mantengono la cronicità nella società senza dare la cura reale e la prevenzione con un vaccino. Non è possibile scoprire ciò che no vuoi trovare se questo ti fa perdere guadagni miliardari. E adesso vadano al quel paese, se  dicono che il problema reale di questa infezione è l'inesistenza di una cura o di un vaccino!

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