venerdì 1 maggio 2020

E così i Benetton con 2,9 Miliardi tentano di comprarsi il Governo. Verranno sepolti così i 43 morti causati dall''incuria e dal profitto.


"I Benetton propongono di chiudere il contenzioso della revoca con un'offerta da 2,9 Miliardi. Si possono così seppellire nel silenzio i 43 morti del Ponte Morandi."


Fu una vera e propria bomba, quella che fu innescata sotto il sedere dei Benetton dopo il crollo del Ponte Moranti con la minaccia da parte del Governo GialloVerde di revoca della concessione ceduta alla loro società.
Una bomba che potrebbe essere disinnescata con questa offerta molto allettante dei 2,9 miliardi. Tutto si squaglierebbe come la neve di Marzo facendo voltar faccia dall'altro lato persino al M5S che ancora ad oggi non facilmente vorrebbe rinunciarci a quella revoca.
Succede dopo che, preventivamente alla nascita del nuovo Governo il PD chiese di non dare nessun incarico a Toninelli proprio perchè maggior sponsor della revoca da ex Ministro delle infrastrutture del precedente Governo. Per veto PD all'atto alla nascita del Governo Conte Bis Toninelli non doveva ricevere incarico alcuno, tanto meno restare ai trasporti e Infrastrutture! E così mancano pochi passi per l'accordo auspicato soprattutto dal PD, perchè furono loro a dare quella concessione durante le varie trasformazioni, fino ad arrivare al partito odierno, con una concessione molte vincolante per il Governo e quindi quasi impossibile da rimuovere. I 2,9 miliardi sono un passaggio che impunemente mette nel dimenticatoio chi a causa di quel ponte abbandonato a se stesso è morto. E così con questa proposta Atlantia batte la pacca sulle spalle al Governo sapendo che nel PD avrà un sicuro alleato. Il gruppo Atlantia direttamente collegato ai Benetton, infatti propone un piatto allettante a cui è difficile rinunciarvi perchè prevede una serie d'interventi, fino alla cifra di 2,9 Miliardi. Sono una quantità enorme di denaro e di oneri che la società dei Benetton propone ma che erano abituati in passato a ben altro che l'investimento sull'infrastruttura autostradale di cui posseggono una parte delle concessioni. Spenderanno così tanto pur di non perdere tutto, fino a pagare persino l'intera costruzione del ponte di Genova. E così con 2,9 miliardi e la ricostruzione del ponte possiamo anche tranquillamente dimenticarci delle vittime, delle sofferenze dei parenti più il disagio degli sfollati. E ormai il dato è quasi tratto perchè come dicevo nel PD hanno un sicuro alleato con la ministra dei Trasporti Paola De Micheli che doveva succedere a Toninelli, altrimenti oggi non vi sarebbe trattativa per nessun prezzo. Mentre con la De Micheli tutto è possibile, infatti è lei che annuncia di aver terminato la disamina del dossier, mentre Atlantia inviava al governo una nuova lettera per presentare la nuova determina dei pedaggi da far pagare agli automobilisti italiani. Andrà tutto bene, andrà tutto all'italiana, l'importante che si faccia in fretta perchè i danni per Atlantia sui mercati sono quasi irreparabili. Soprattutto ora con la pandemia che sta facendo perdere utili fino a 639 milioni rispetto al 2018 ma anche a nulla è servita l'entrata spagnola della Fortis nella società dei Benetton per tentare di salvarsi. Una Catastrofe per il gruppo Benetton che magari potremmo pagare noi italiani con un salvataggio azienda per non far perdere posti di lavoro, altro che lo specchietto per le allodole dei 2,9 miliardi! Attlantia è così in difficoltà da non distribuire neanche i dividendi dell'azienda per quest'anno. Adesso, come loro auspicano con questa mossa, non basta che la stretta di mano e la pacca sulle spalle per chiudere tutto costringendo Conte a mettere una probabile fiducia detestata da un compagno di banco di questo Governo ma non dall'altro. Quel compagno di banco che dovrà stare zitto e ingoiare il rospo, perchè gli alleati sanno che la voteranno anche le opposizioni disarmandoli.

Alfonso Rago

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