sabato 1 agosto 2015

Italia situazione generale un disastro


Fonte foto: Giurdanella.it Rivista Di Diritto Amministrativo.

Tiriamo le somme sulla situazione italiana e sulla non volontà della politica di dare delle risposte al nostro paese. 

Ci sono sbarchi e flussi di immigrati, che in molti casi poi diventano pure clandestini, stando in Italia dopo un certo punto senza nessun controllo. Sono favorevole all'accoglienza per carità, la dove ci siano crisi di popolo, magari in guerra o con difetto di democrazia, ma che questo peso, "una vera e propria  patata bollente o una gatta da pelare" sia responsabilità generale di tutti i popoli facente parte l'unione Europea e non soltanto del nostro paese, il quale versa in difficoltà economiche, quindi fatica appunta a restare in quell'unione monetaria che lo vincola a debito - pil. Si spendono moltissime risorse, quando agli italiani sono rimosse alcune assistenze ed alcuni servizi primari che prima erano a carico dello stato, questo allo scopo di abbassare il debito pubblico con dei tagli (come sempre a scapito del cittadino), però le stesse risorse vengono impiegate per accogliere e accudire persone non facenti parti della nostra comunità. Questo con il menefreghismo degli altri paesi dell'unione i quali  girano la faccia dall'altro lato e chiedono nel frattempo rigore nei conti pubblici, quando la situazione sbarchi per l'Italia  ha un carico economico devastante ( una vera e propria piaga), dove ci marcia molta gente la quale ci specula. Abbiamo il problema dell'occupazione, un così alto numero di disoccupati il nostro paese non se lo ricordava dagli anni 70, purtroppo l'azione di precedenti governi che hanno fatto la scelta di alzare la pressione fiscale per adeguarsi alle regole comunitarie ha fatto si che si perdesse  quella  competitività necessaria per le aziende italiane, questo  ha fatto si che molte chiudessero per fallimento, mentre le multinazionali si sono spostate in paesi più "fiscalmente conveniente"  dove c'era una vera e propria politica di accoglienza fatta a scopo di rastrellare più imprese possibili, si è ipotizzata una concorrenza  scorretta, ma come biasimarli se alla fine l'Italia non ha saputo far di meglio che distruggere sessantamila aziende l'anno e altre fatte fuggire? Questo ha determinato che si creasse una vera e propria crisi occupazionale del tutto insostenibile per l'economia italiana. Tutto si è ripercosso sui consumi e quindi anche su quella parte  che riguardano i settori commerciali e il resto poi delle industrie sopravvissute legate a questi settori che reggono proprio sui consumi, poi tutto si è ripercosso sull'erario che ha avuto minor gettito (quindi quella scelta comporta che meglio l'uovo oggi, perciò uccidiamo la gallina di domani tanto se la piange chi viene dopo). La giustizia non ha avuto riforme, specie quella civile che stalla come sempre in processi troppo lunghi i quali spesso non danno neanche giustizia. Non dimentichiamo quella assenza totale verso quella parte di persone che entrano a far parte  della nostra comunità illegalmente, i quali agiscono indisturbati nel infrangere la legge nel nostro paese a volte dandogli pure ragione, basta ricordare quel video allucinante dove le due ragazze exstracomunitarie minorenni ladre dicono chè è bello rubare, mentre invece sconveniente cercare un lavoro, oppure ricordiamo uno più recente dove un exstracomunitario  frantuma una bottiglia in faccia ad un agente, il quale subisce 14 punti di sutura, però siccome reagisce si becca una condanna per razzismo  (per la legge italiana si doveva lasciare ammazzare, poi vattelo a pescare il colpevole). Tutto questo? Tutto questo dietro le chiacchiere bugiarde di politici che nominano e invocano riforme,  poi alla fine le uniche leggi vere che passano sono quelle per sostenere benefici oggi insostenibili. La politica non vuole farsi carico di farle le maledette riforme, in primis non vuole fare dei tagli netti ai benefici( come direbbe Totò e mica so fessi!), a sprechi e stipendi ingiustificati, mentre si preclude al paese: sicurezza, Efficienza, sanità, occupazione e stabilità economica.

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