sabato 22 agosto 2015

Lattine per bevande una vera e propria bomba battereologica



La Comunità Europea prende spesso dei provvedimenti a volte assurdi, come il volere che l'Italia consenta ad esempio la  produzione di formaggi usando latte in polvere, minando seriamente molti prodotti caseari tipici italiani, mentre non desta tanta attenzioni come ad esempio quell'assurdità che le linguette delle lattine debbano entrare all'interno della lattina e quindi a contatto con la bevanda contenuta. Molte case produttrici di bevande e di contenitori si sono difese con l'affermazione che poi alla fin, fine la confezione che le contiene è protetta da membrana di plastica esterna. Non è questo il punto se sia protetta o meno da membrana di plastica esterna tipo celofan, il punto è che prima di essere messe in commercio le lattine e la loro confezioni  sostano in depositi sia di produzione che di smistamento, quindi la confezione è soggetta a polvere e altri possibili contaminanti atmosferici che possono entrare attraverso i laterali dell'involucro per posarsi poi sul bordo superiore dove è situata la famosa linguetta. C'è da dire anche che spesso i depositi sono dei capannoni esterni dove addirittura possono accedere ratti, scarafaggi e altri insetti, mentre negli esercizi pubblici dove vengono vendute al consumatore le lattine sono sottoposte spesso a refrigerazione, questo determina possibili fattori nocivi come ossidi  causati dalla condensa, ma cosa più pericolosa  muffe invisibili all'occhio umano, quando il prodotto sosta per un pò di tempo. Noi quando acquistiamo delle lattine per uso casalingo possiamo difenderci lavando le lattine prima di riporle, ma prima di aprirle è bene anche asciugarle passando un tovagliolo per tirar via la condensa. Negli esercizi pubblici   credo si debba chiedere che venga quantomeno sciacquata la lattine e asciugata prima di servirla.
Eppure qualche anno fa la lattina nasceva con la linguetta a strappo che restava esterna alla lattina, non capisco davvero questa scelta e il perchè creare dei rischi, ma soprattutto il perchè questo resti inosservato alla nostra Comunità Europea  così attenta su alcune tematiche ma assolutamente negligente su altre.

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