domenica 11 giugno 2017

Blue Whale arrestato il Russo Ilya Sidorov per aver istigazione dei minori al suicidio


"Sono state le Iene a divulgare la notizia tramite  Matteo Viviani, oggetto di una grande polemica nei giorni scorsi. Polemica scoppiata per aver inserito in un servizio delle Iene video presi da siti che non centravano nulla con la Blue Whale."

"Nel video Viviani spiega tutti i dettagli sull'arresto e sulla polemica scoppiata in precedenza"



"Io penso che  quei video presi da altri siti e per tanto tarocco siano moralmente sbagliati ma sono  anche serviti per scuotere le coscienze e per tanto utili, morale e etica a parte  io la chiamo disonestà etica per un buon fine." 

Non dobbiamo sottovalutare che si sta attentando alla sicurezza di minori in tutto il mondo, questo lo dice anche la polizia di stato    che scrive nel sito: "Il Blue Whale è una discussa pratica che sembrerebbe provenire dalla Russia: viene proposta come una sfida in cui un così detto “curatore” può manipolare la volontà e suggestiona i ragazzi sino ad indurli al suicidio, attraverso una serie di 50 azioni pericolose.
Ad oggi capita anche che bambini e adolescenti si contagino fra di loro, spingendosi ad aderire alla sfida su gruppi social dopo aver facilmente rintracciato in rete la lista delle prove ed essersi accordati sul carattere segreto di questa adesione.
Le prove prevedono un progressivo avvicinamento al suicidio attraverso pratiche di autolesionismo, comportamenti pericolosi e la visione a film dell’orrore e altre presunte “prove di coraggio”, che vengono documentate con gli smartphone e condivise in rete sui social.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni sta osservando il fenomeno: le nostre indagini si concentrano sull'identificazione di adulti, giovani o gruppi di persone che inducono via web bambini e ragazzi ad esporsi ad un rischio concreto per la loro vita.
Poniamo molta attenzione a quanto i cittadini ci segnalano su casi di rischio associati a questa pratica. Ogni informazione utile contribuisce a potenziare la nostra azione di protezione dei bambini e dei ragazzi in rete."

Tarocco o meno, condotta scorretta o meno è stata dichiarata guerra ai nostri ragazzi, ogni arma è lecita al fine di tutelarli da questo gioco "infernale". Penso anche che ai vari motori di ricerca e i social tutti! Va chiesta maggiore collaborazione nell'individuare e fermare la propagazione di questo gioco appunto infernale, senza creare ostacoli e protezionismi impropri e per tanto assurdi.

Ma tocca anche ai genitori fare la loro parte, il non abbassare la guardia sui propri figli, perchè vi sono segnali chiari! Per capire se stanno giocando al "gioco della morte":  Il disegnare spesso una balena o palazzi alti e averne una vera e propria passione per questi, la totale chiusura e ore passate sui social,  l'allontanamento dalle amicizie di vecchia data e la conseguente sostituzione sui social con persone che non fanno parte delle amicizie nella quotidianità della vita reale, un altro segno da non sottovalutare  è l' infliggersi dei tagli sulle braccia che rappresentano una balena (questo indizio è fondamentale perchè da quello si parte)... Questi sono tutti segnali chiari che, evidenziano una cosa, stanno giocando alla Blue Whale.

Io penso che, la privacy dei proprio figli  su un social va messa un'attimino da parte se sono dei minorenni,  con tutte le urla possibili, e di molti! va data fiducia ma un controllo periodico non guasta! La privacy è bella ma i vostri figli non ve li restituirà nessuno!

Va fatto un patto se non hanno la maggiore età (mia madre rompe ancora le scatole a 50 anni!): "se vogliono avere un profilo sui social va chiesta la possibilità di accesso," potrebbe essere un deterrente, è brutto lo so ma la privacy dei propri figli vale la loro vita? Va data la fiducia ma se vi sono delle stranezze è anche giusto poter capire quale strada hanno intrapreso i propri ragazzi! 

E' raggirabile perfettamente l'iscrizione ad un social, i ragazzi possono iscriversi all'insaputa del genitore con un altro profilo, è vero... Questo lo è  con dei profili con pseudonimo ma almeno è qualcosa.

Social come Facebook ad esempio, per fortuna sono molto attenti alla sicurezza, tanto che, appunto un profilo con nome falso non è possibile averlo, se vieni scoperto ti chiede il documento d'identità. Non basta, va fatto un ulteriore sforzo per censire i minori presenti sul social, va inserita addirittura l'iscrizione con documento d'identità,  per aver un maggior controllo e per dare le dovute responsabilità ad eventuali attentatori della sicurezza. Un altro pericolo sono i gruppi segreti, perchè è dal sommerso che poi si parte, in tutti i sensi e in tutte le direzioni per tutti i mali possibili e immaginabili su un social. Ci vogliono gruppi solo "aperti", questa è un' altra parte della soluzione, è dare un'arma agli iscritti, la possibilità di segnalare almeno una volta per una causa giusta e non per futili motivi!

Ps. E' vero sembrano idee da dittatore social! Ma è anche vero che il male sfrutta appunto la debolezza della troppa libertà, per  adescare  e infliggere tutto il male possibile  ai vostri figli, per tanto vulnerabili su un social, io dico:"salti chi può tuteliamoli!"

Perdonatemi se è un articolo un pò aglio e olio, perdonatemi gli errori, capite il senso di quello che ho scritto, pensate all'idea forse contestabile e non alla grammatica, non sono un giornalista o un letterata, scrivo quello che penso.
Rago Alfonso





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