sabato 3 giugno 2017

Paghi il casello e smaltisci le centrali nucleari francesi






"Atlantia cede il 10 per cento della società Autostrade e nell'accordo c'è anche Edf Invest, il fondo per il decommissioning delle centrali nucleari francesi"

In pratica ogni volta che paghiamo alcuni caselli autostradali una quota  va per lo smaltimento del nucleare francese, il nucleare, quello a cui noi abbiamo rinunciato. Noi italiani in quel famoso referendum abbiamo detto no al nucleare ma abbiamo acquistato anche energia derivata dal nucleare francese, messo fra l'altro anche alle porte di casa nostra. Noi andiamo a contribuire allo smaltimento di energia sporca tramite la quale la Francia ne ha fatto un lucro e ora ne da il prezzo agli italiani. Quell'elettricità ci è stata venduta nelle ore di punta e quindi di maggior costo, se la Francia ne ha fatto un grosso lucro se ne prenda pure le responsabilità che ne conseguono.

La Francia decide di disfarsi delle centrali nucleari per andare verso le rinnovabili (cosa bella) e il prezzo è accollato a chi del nucleare non ne ha voluto sapere. Per carità si tratta di un gioco societario privato, ma c'è la questione morale per un principio di fondo, gli italiani pagheranno tramite casello autostradale ciò che hanno già pagato salato, poi gli viene chiesto anche lo smaltimento. Il punto è che, dismettere una centrale nucleare non è per niente facile, è lodevole la scelta francese di andare verso le rinnovabile ma non può chiedere la responsabilità dello smaltimento agli altri tramite giochetti societari. Non solo noi italiani abbiamo pagando un prezzo alto in termini energetici, ma per quanto ne abbiamo subito anche i rischi, nel momento in cui alcune centrali ce le hanno messe proprio al  confine.

Il gruppo Atlantia cede delle quote di "Autostrade per l'Italia" a Eft Invest, la società per il decommissioning delle centrali nucleari francesi, così gli italiani tramite i tratti principali autostradali pagheranno il cappotto di cemento che si dovrà fare sulle centrali nucleari francesi.

Noi italiani siamo propri dei fessi, del nucleare non solo ne abbiamo corso  i rischi  pur avendovi rinunciato, abbiamo acquistato energia "sporca" pagando un prezzo salato e ora la mandiamo anche in decommissioning.  Eft Invest ha messo già da parte 4 miliardi di euro e non è il primo caso di partecipazione in società italiane.  Sempre tramite Atlantia ha vinto la gara per la privatizzazione dell'aeroporto di Nizza, infatti il 60% dello scalo sulla Costa Azzurra è stato aggiudicato alla cordata composta dalla holding della famiglia Benetton (65%), da Edf Invest (25%) e da Aeroporti di Roma (10%) che fa sempre riferimento ad Atlantia, che dire non ci sono parole! Ma per paradosso di queste operazioni ne sono indignati anche i francesi i quali accusano Eft Invest di voler utilizzare parte dei fondi provenienti dall'aeroporto di Nizza non solo per la decommissioning delle centrali francesi ma per la realizzazione di una centrale nucleare in Inghilterra sulla costa del Mare Del Nord, doppia fregatura per chi pagherà perchè contribuirà anche alla proliferazione nucleare in altri paesi!

Siamo finiti in un marchingegno societario contorto e privato, dove da un lato si accumula denaro alle spalle di chi del nucleare non ne ha. Sarebbe moralmente  bello contribuire ecologicamente nella rimozione di quelle centrali, ma il punto è che  non è realmente cosi nel momento in cui c'è il sospetto che parte del denaro raccolto non va solo allo smaltimento francese ma anche a costruirne altre centrali in Inghilterra!

Ciò che mi indigna di più è   che noi paghiamo alla Francia tramite una serie di servizi lo smaltimento di anni di energia sporca però nel frattempo  cadono i ponti nel nostro paese per mancanza di manutenzione!



Perdonatemi il mio modo di scrivere, apprezzate i concetti
Rago Alfonso

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